Una lettera aperta dai toni fermi ma costruttivi, inviata al sindaco Claudio Gambino, segna un nuovo capitolo nel rapporto tra maggioranza e minoranza. Datata 8 giugno, la comunicazione pubblica esprime rammarico e preoccupazione per quello che viene definito «un atteggiamento sistematicamente negativo» da parte dell’Amministrazione nei confronti delle iniziative promosse dall'opposizione.
Il gruppo Uniti per cambiare Borgaro lamenta che ogni proposta avanzata – siano esse mozioni, interrogazioni o richieste legate a problematiche concrete del territorio – venga sistematicamente respinta senza un reale confronto, rendendo sempre più difficile svolgere il proprio ruolo in modo efficace.
Collaborare per il bene della comunità
«Ogni nostra iniziativa nasce con spirito costruttivo», scrivono i firmatari della lettera, sottolineando la convinzione che il dialogo tra le forze politiche sia un valore imprescindibile per una buona amministrazione. Un'apertura, che secondo il gruppo composto da Elisa Cibrario Romanin, Mattia Stievano e Luigi Spinelli, non troverebbe riscontro nel comportamento della maggioranza, accusata di chiusura e mancanza di disponibilità al confronto. A questo poi si aggiunge la denuncia di difficoltà nell’ottenere documentazione e informazioni necessarie per esercitare il mandato consiliare: un ostacolo che, se confermato, solleverebbe anche questioni di trasparenza amministrativa.
Appello a una svolta nei rapporti istituzionali
Nella parte finale della lettera, l’opposizione lancia un appello al sindaco Gambino: riaprire spazi di dialogo e confronto, ristabilire il rispetto del ruolo della minoranza e lavorare in modo più aperto e collaborativo. «Confidiamo in un cambio di rotta - si legge - che restituisca dignità al dibattito politico e favorisca soluzioni condivise per il bene della città».
Una sfida politica e democratica
La lettera non contiene accuse personali, ma pone una questione più ampia: quella del corretto funzionamento delle dinamiche democratiche nei consigli comunali, dove anche le voci fuori dalla maggioranza hanno diritto di essere ascoltate e valorizzate.
La palla passa ora al primo cittadino che dovrà decisdere se da questa iniziativa possa nascere una nuova fase di confronto istituzionale. Quel che è certo è che Uniti per cambiare Borgaro, con questo gesto, ha voluto riportare l’attenzione pubblica su un problema che va oltre le differenze politiche: il rispetto reciproco e il dialogo come strumenti imprescindibili della vita democratica.