Che le opposizioni in Consiglio comunale a Caselle non riescano a far squadra è ormai noto da tempo. Che Endrio Milano (Progetto Caselle 2027) si senta solo in questa battaglia contro le scelte della giunta Marsaglia pure. Lo ha detto e ripetuto più volte, senza farne mistero, ma ora si spinge oltre e in comunicato stampa pubblicamente non esita a far le pulci ai colleghi, concentrandosi sui due rappresentanti di Caselle Futura «spesso assenti al dibattito in Consiglio comunale e quasi sempre alle riunioni delle commissioni e questo a tutto vantaggio del sindaco e della maggioranza consigliare».
E non si ferma a denunciarne le assenze, cita lo Statuto comunale - articolo 10, punto 17 - per chiederne la decadenza "… i consiglieri comunali che non intervengono a 3 sedute consecutive e non giustificate del Consiglio.." e tira in ballo perfino l'articolo 54 della Costituzione che recita ”I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore…”.
Una presa di posizione clamorosa che giustifica così «come è noto, il sistema elettorale per i comuni con meno di 15mila abitanti concede un forte premio di maggioranza al candidato sindaco più votato e alla lista collegata, anche se raggiunge solo il 40% dei voti. In base a questa legge, il Consiglio Comunale di Caselle Torinese è composto da 17 consiglieri comunali, compreso il sindaco. Il gruppo del sindaco Marsaglia esprime 12 consiglieri, la minoranza ne 5 - 2 a Caselle Futura, 2 a Caselle per Tutti, 1 a Progetto Caselle 2027 e sono io -. E’ evidente che le opposizioni, con questa disparità numerica, non possono esercitare nessun potere di interdizione rispetto alle scelte compiute dalla maggioranza; ma in 5 si potrebbe comunque svolgere un buon lavoro di proposta e di controllo, anche nelle commissioni. Le assenze dei consiglieri di Caselle Futura lo vanificano» e aggiunge ancora che andrebbe riservato «un doveroso rispetto verso chi ci ha votato e ci impone di svolgere al meglio che possiamo l’incarico di consigliere comunale. Se poi per qualche motivo non riusciamo a farlo è giusto lasciare il posto ad altri».
Parole, quelle di Milano che manda su tutte le furie il capogruppo di Caselle Futura, Andrea Fontana, convinto fin dall'inizio che quella di Milano fosse un lista civetta per far vincere Marsaglia, cosa di cui ora ne ha la certezza «ora dopo 2 anni di finta opposizione e finti litigi (molte volte Milano vota compatto con la maggioranza), oltre ad iniziative inutili o assolutamente dimenticabili, ha pensato di uscire allo scoperto, per riscuotere uno scranno in maggioranza, ma abbiamo una notizia per lui: non lo vogliono nemmeno lì. Arrivato ultimo alle elezioni, la sua compagine si è già sgretolata».
E come un fiume in piena non esita a vomitare tutto il suo disappunto «Milano è un uomo che tenta il tutto per tutto. E, comunque, mai in vent'anni in Consiglio comunale ho visto opposizioni che si attaccano tra di loro. Accade solo a Caselle, perché appunto quella di Milano è opposizione fittizia. Caselle Futura sarà sempre dalla parte della giustizia, dei cittadini e del gioco pulito. E gli elettori di cui si preoccupa tanto Milano possono stare tranquilli, alleanze con gli altri non ne faremo mai».
E in tutto ciò...Marsaglia sta a guardare magari anche divertito
