Le isole ecologiche, che avrebbero dovuto rappresentare la soluzione ottimale per la raccolta dei rifiuti cittadini, sono invece sempre più al centro di contestazioni da parte di quegli stessi cittadini, che ne avrebbero dovuto trarre un beneficio in termini di pulizia e decoro.
L’ultima protesta, solo in ordine di tempo, è quella di Domenico Raddi, che non ha esitato a scrivere in Comune, denunciando una situazione ambientale ed ecologica, almeno nell’area di via Ricciolio, certamente non più sostenibile.
«Piu’ che un’isola ecologica l’area in questione – si legge nella lettera inviata sia al Comune che ai vertici di Seta - è ormai diventata un immondezzaio a cielo aperto. Più simile ad una discarica abusiva. Oltre a contenere, in alcuni casi, anche rifiuti ingombranti, per i quali risulta sia invece possibile il ritiro gratuito al domicilio da parte di Seta. Ciò non consente più la giusta collocazione, al suo interno, dei cassonetti predisposti alla raccolta dei sacchetti di rifiuti. Infatti – continua Raddi - i cassonetti stazionano all’esterno del recinto e straboccano di sacchetti. Mentre, altri sacchetti sono sparpagliati all’interno della gabbia stessa dove scorrazzano indisturbati i roditori. E per concludere i sacchetti di raccolta degli escrementi degli animali vengono “gettati” sulla copertura della gabbia stessa e lì rimangono».
Ovviamente miasmi e puzze di vario genere caratterizzano questa isola come altre. Insomma, un quadro desolante, che non è proprio un “biglietto da visita” per la città. Gruppi di cittadini ormai esasperati dalla situazione, hanno in più occasioni segnalato questa evidente problematica, con scarso o nullo successo.
Replica in merito l’assessore all'Ambiente Andrea Gilestro «la situazione ci è stata segnalata, sappiamo che su quel'isola insistono criticità pregresse. Siamo già intervenuti con una pulizia straordinaria nel mese di settembre, ma la situazione è attenzionata già dal nostro insediamento, con particolare riguardo alle isole ecologiche comunali. La nostra intenzione è quella di trovare soluzioni strutturali che passano attraverso una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza attraverso l'affissione di cartelli su tutte le isole ecologiche, che rammentino in maniera semplice e immediata gli oneri che spettano ai fruitori delle stesse. Inoltre, si è già predisposto ed organizzato il cambio della chiave di accesso all'isola ecologica in questione, con comunicazione inviata proprio in questi giorni ai titolari. Ci siamo già attivati con Seta per prevedere una pulizia a regime delle isole ecologiche di proprietà del Comune».
Gilestro garantisce poi la massima attenzione e vigilanza della Polizia Locale riguardo ad abbandoni o reati collegati. Per quanto riguarda l’isola ecologica oggetto di contestazioni, si è dovuta anche sostituire la chiave di accesso, perché ci sarebbe la fondata ipotesi di un utilizzo improprio da parte di qualcuno.
Auspicare una condotta più diligente da parte dei cittadini è sempre una cosa apprezzabile, come aumentare la sensibilità ecologica ed ambientale di quest’ultimi. Ben vengano in tal senso le iniziative di “Puliamo il mondo”, ma la difesa dell’ambiente parte da ciascuno di noi, anche con il piccolo e quotidiano gesto della raccolta differenziata.