E' tornato anche nel 2024 per la sua XXª edizione"I luoghi del cuore", il programma nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Nel tempo sono stati raccolti oltre 11 milioni di voti e sono stati più di39.000 luoghi votati, 163 progetti di tutela, restauro e valorizzazione in tutte le regioni italiane.
Attraverso i suoi venti anni di storia, “I Luoghi del Cuore” si conferma il più importante strumento di sensibilizzazione sul valore della cultura a livello nazionale, articolato in due fasi: censimento (da settembre ad aprile) che permette di candidare e votare i luoghi meritevoli e il successivo il bando, invece, mette a disposizione dei luoghi contributi economici per progetti da realizzare per i luoghi che hanno ottenuto almeno 2.500 voti al censimento.
Votare è ancora possibile. I luoghi sono migliaia ma per comodità e un po' di, concedetecelo, sano campanilismo, vi proponiamo quelli di Torino e provincia.
La Torre Rossa di Bairo
In questo momento al 7° posto con 4425 voti c'è il Pian della Mussa a Balme, il vasto pianoro lungo più di 2 km formato dal riempimento di un lago glaciale dove nasce il fiume Stura di Lanzo, affluente di sinistra del Po, circondato dalle cime più alte delle Valli di Lanzo. Utilizzato come pascolo estivo fin dai tempi dei Romani, è stato uno dei primi luoghi in cui fu sperimentato lo sci in Italia.
Ma troviamo anche nel lugo elenco la Chiesa del Terizio a Gassino Torinese; la Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte, situata a Sant'Ambrogio di Torino, la Basilica di Superga luogo simbolo della collina torinese e teatro della tragedia aerea della fine del Grande Torino nel 1949; la chiesa di San Saturnino a Susa, la chiesa San Nicola da Tolentino ad Ivrea; la Torre Rossa di Bairo, testimone silenziosa dell'antico ricetto medievale; la Chiesa Antica SS. Trinità di Nichelino di cui nel 2025 ricorre il 250° anniversario della consacrazione; il Forte di Fenestrelle, complesso fortificato eretto dal XVIII al XIX secolo che per le sue dimensioni e il suo sviluppo lungo tutto il fianco sinistro della valle, è anche detto la grande muraglia piemontese; il Torrente Fandaglia di Barbania; lo splendido Castello e parco di Masino a Caravino; l'area naturale il Vallone di Sea a Forno Alpi Graie; il Cimitero del Fiorentino a Fiorano Canavese, luogo di sepoltura di epoca napoleonica; il Santuario di San Vito a Nole, luogo di preghiera dedicato al giovane santo già nel basso Medioevo; Villa Carpeneto a La Loggia; il Santuario del Sacro monte di Belmonte, un complesso decretato Patrimonio dell’Unesco nel 2003 all’interno dell’insieme de “I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia”, eretto nel 1712, che si compone di 13 cappelle affrescate con la Via Crucis che portano fino al Santuario in cima al monte e molti altri ancora tra cui scegliere e votare.
Votare è semplice: basta andare al link: https://fondoambiente.it/
