Mar, 3 Dic, 2024

Torna a San Maurizio Canavese "Uomini al passo" contro la violenza sulle donne per veicolare messaggi positivi

Torna a San Maurizio Canavese "Uomini al passo" contro la violenza sulle donne per veicolare messaggi positivi

Ad un anno dalla morte della giovanissima Giulia Cecchettin per mano del suo fidanzato, la Rete delle Donne invita nuovamente gli uomini a scendere in campo. Lo fa riproponendo “Uomini al Passo”camminata non competitiva contro la violenza sulle donne. Un’emergenza sociale che non può più essere tollerata, e che necessità di atti concreti, di cambiamenti culturali.

Riportiamo quanto viene sottolineato nella pagina social dell’associazione, per evidenziare quanti messaggi vengo veicolati con semplicità in nome del patriarcato ed allo stesso tempo quanto in modo altrettanto semplice si possa operare per veicolare messaggi costruttivi e di contrasto alla differenza di genere.

«Uno di questi giorni dando uno sguardo al web ci siamo imbattute nell'ennesimo manifesto che sostiene, conforta e loda incondizionatamente gli uomini "L'uomo lavora, soffre il freddo, patisce il caldo e la fatica, soffre i morsi della fame. Tutto per amore della famiglia" in nome dunque di un principio paternalistico, che invoca il benessere familiare. Ancora, lo stesso manifesto, esorta, incoraggia le donne ad apprezzare i maschi di casa, responsabili e affidabili, coi quali condividere in pasti in ammirazione e con senso di gratitudine verso il loro operato. Il manifesto ha stimolato in noi un pensiero critico, una volontà di generare uno scritto altrettanto d'impatto che non si contrappone ma che si integra. Basta aggiungere solamente una congiunzione, una "e" «l'uomo e la donna». Anche le donne, infatti, lavorano affrontando freddo, caldo, sonno, fame ed in più discriminazione, pregiudizi, maschilismo, prevaricazione, insulti, violenza... Tutto questo non solo per sostenere la famiglia, ma anche la comunità e la collettività. Di fronte a messaggi come questo troveremo sempre un motivo per sostenere con altrettanto vigore le donne. Certe che ci sia ancora molta strada da fare che pone l’accento sulla sit che si può respirare ogni giorno, ma che con certezza un suo coetaneo ci fa riflettere, ancora una volta, sull'importanza dell'educazione tra bambini/e e adolescenti. Per educare alla non violenza è necessario lavorare fin dall'infanzia sulla creazione di relazioni positive e paritarie. L’esercizio della cooperazione e della condivisione, l’abitudine all’ascolto partecipe, all’empatia, al rispetto, soprattutto se promossi sin dalla tenera età, incentivano lo sviluppo di un clima di accoglienza, prevengono fenomeni di discriminazione ed esclusione e favoriscono la capacità di stare in una relazione in cui la forza personale non si traduce e non si esprime nel dominio sull’altro»

L'evento del 30 novembre organizzato da La Rete delle Donne, con il patrocinio del Comune di San Maurizio Canavese e quello dell Asl TO4, testimonia che si può fare la strada, si può camminare insieme UOMINI e DONNE in una presenza congiunta. Ci si può allontanare da un modello sociale maschiocentrico e vizioso, per approdare ad uno virtuoso, dove uomini e donne, passo dopo passo contribuiscono alla costruzione di nuove culture inclusive e paritarie. Appuntamento alle 9,30 in piazza Statuto  con partenza alle 10. Il percorso si snoderà lungo via Matteotti, via Olivari, piazza Marconi, via Cavour, via Vittorio Emanuele, via Odello, piazza Odello, via Garibaldi, via Vittorio Emanuele, via Remmert.

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