Dalla Campania con il cuore in mano. È arrivata così la solidarietà di due associazioni del Sud Italia fino a Monteu da Po, piccolo comune del torinese colpito duramente dall’alluvione della scorsa primavera.
Nei giorni scorsi, Maria Lina La Marca, presidente dell’associazione di Protezione Civile Giaguaro ODV di Nola (Napoli), e Francesco Pio Piccolo, presidente dell’associazione Orizzonti Irpini di Petruro Irpino (Avellino), hanno fatto tappa direttamente in municipio per consegnare generi alimentari raccolti nelle loro comunità e una targa commemorativa al sindaco Elisa Ghion. Ad accoglierli, insieme al primo cittadino, anche l’assessore alla Protezione Civile Giuseppe Deluca.
Un incontro semplice, ma carico di significato. Piccolo ha voluto rimarcare lo spirito dell’iniziativa: «Siamo qui per portare la vicinanza del Sud al vostro territorio. Avete saputo affrontare l’emergenza con grande dignità, dando una lezione a tutti su come si reagisce alle difficoltà. Vogliamo costruire un ponte simbolico che unisca Nord e Sud, perché davanti a una sciagura non ci sono divisioni: c’è un solo Paese che sa stringersi insieme». Parole che hanno commosso la comunità montuese, ancora provata dall’alluvione. La sindaca Ghion ha risposto con un messaggio di ringraziamento ufficiale rivolto ai due presidenti: «Il vostro gesto ha per noi un valore inestimabile, non solo simbolico ma concreto. I beni alimentari saranno consegnati alla Caritas diocesana per aiutare le famiglie più in difficoltà. La vostra generosità ci ricorda che la solidarietà non conosce confini e ci dà nuova energia per guardare avanti».
La giornata ha offerto anche l’occasione per un primo contatto tra Amministrazioni: Ghion ha infatti avuto modo di parlare telefonicamente con il collega di Petruro Irpino, Giuseppe Lombardi, aprendo la strada a future collaborazioni.
Per i cittadini montuesi, quella che poteva essere un’estate segnata solo dalle ferite lasciate dall’alluvione si è trasformata in un momento di luce e di speranza. Il viaggio di due associazioni campane ha portato non solo aiuti materiali, ma soprattutto un grande abbraccio simbolico: la prova che la solidarietà, quando è autentica, sa percorrere tutta l’Italia senza fermarsi davanti a chilometri o confini regionali.

