Sab, 12 Apr, 2025

A Teresa Seita, staffetta partigiana e simbolo di coraggio femminile: il giardino diventa luogo di memoria viva

Da ieri, venerdì 11 aprile, il giardino che costeggia piazza Don Alberione e via Andrea Mensa è intitolato alla staffetta partigiana Teresa Seita. Un’ intitolazione proposta dall’Anpi venariese che nasce nell’ambito di un percorso avviato nel 2022, a seguito di una mozione della minoranza approvata dal Consiglio comunale il 21 marzo di quell’anno, per intitolare vie e  giardini a figure di donne che si sono distinte nella storia e che hanno dato il loro contributo per migliorare l’Italia in diversi ambiti. La Commissione toponomastica ha, così, identificato l’area idonea a ospitare il luogo della memoria, portando a compimento un atto di riconoscimento verso una figura femminile di straordinario valore civile e storico.

La cerimonia per svelare la targa ha richiamato alla memoria la storia di Teresa Seita, che come donna ha partecipato alla Resistenza collaborando con Andrea Mensa e i partigiani, che nelle Valli di Lanzo hanno combattuto per la libertà contro le truppe nazifasciste. Una lezione di educazione civica per gli studenti del Liceo Juvarra e gli alunni dell’Istituto Comprensivo 1 con riflessioni anche sulla parità di genere.

«Grazie alla Resistenza e al sacrificio di uomini e donne che lottarono per la libertà, nacquero la Repubblica e la Costituzione. Le donne, attraverso il referendum, ottennero il diritto di voto: un primo passo verso l’inclusione. Con l’8 settembre, molte donne si resero protagoniste della Liberazione. Come disse Tina Anselmi: “Per cambiare la storia bisognava esserci”. In 270 mila si unirono ai gruppi di lotta: molte furono deportate o morirono in combattimento. Sei ricevettero la medaglia al valore. Tra loro, Lucia Baudano di Rivoli, che nascondeva i partigiani nelle casse dei defunti per aiutarli a fuggire. Anche molte donne, pur restando a casa, offrirono rifugio a ebrei e partigiani. Nel 2016, il Presidente Mattarella ha conferito alle donne piemontesi la medaglia d’oro al valore civile. E chi ha fatto parte della Resistenza ha poi contribuito anche alla conquista dei diritti dei lavoratori, con lo Statuto degli anni Settanta — anni che non devono essere ricordati solo come “anni di piombo”. Tina Anselmi diede voce a tante donne che, in clandestinità, erano costrette ad abortire in casa, e lo fece presentando in Parlamento la legge 194»  ha ricordato il presidente provinciale dell’Anpi Nino Boeti.

Teresa Seita è proprio una di quelle eroiche donne che, insieme a tanti uomini, contribuirono a far guadagnare a Venaria la medaglia al valore di bronzo per la Resistenza. Oggi la sua memoria vive anche grazie a una stele con la sua foto e un QR Code sulla targa: chiunque passi dal giardino, soprattutto i più giovani, potrà scoprire la sua storia direttamente dallo smartphone. Un risultato reso possibile dal prezioso impegno di Teresa Moriondo e Riccardo Ritiri.

Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Fabio Giulivi, il presidente del Consiglio Giuseppe Ferrauto, gli assessori Monica Federico e Giuseppe Di Bella. I membri della commissione toponomastica, l’Anpi cittadino, alcune rappresentanze delle associazioni combattentistiche e un’ospite particolare la partigiana Maria Marangoni che lo scorso 9 dicembre ha compiuto 97 anni.

“Venaria è Medaglia di Bronzo al Valore Civile per l’impegno dei suoi cittadini nella lotta di Liberazione. Se oggi viviamo in una democrazia, è grazie anche a donne come Teresa Seita» ha concluso il sindaco Fabio Giulivi.

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