Domenica 14 settembre i giardini della Reggia di Venaria Reale si sono trasformati in un grande abbraccio collettivo per accogliere la quinta edizione della Festa della Nascita. Un’iniziativa che, anno dopo anno, è diventata molto più di un appuntamento annuale: un vero e proprio “avvento”.
L’evento è stato promosso dal Cultural Welfare Center, dalla Reggia di Venaria Reale e da La Rete delle Donne, con il coinvolgimento di Comuni, ASL, associazioni e centinaia di famiglie. Tutti uniti da un filo comune: custodire il futuro delle nuove generazioni.
Un impegno che dura nel tempo
«La Festa della Nascita non è un evento di un giorno, ma un impegno che riguarda il futuro delle comunità e richiede attenzioni ed azioni concrete», ha ricordato Angela Grimaldi, vicepresidente de La Rete delle Donne e co-ideatrice della manifestazione. In soli cinque anni, infatti, la rete è cresciuta da 13 a 32 comuni coinvolti, grazie alla sinergia tra istituzioni, famiglie, sanità e partner locali.
Angela Grimaldi e Catterina Seia
Accanto a lei, Catterina Seia, fondatrice del Cultural Welfare Center, ha ricordato l’emozione di un progetto nato in piena pandemia per contrastare la solitudine e creare legami di prossimità: «La Festa della Nascita è un rito che si rinnova, uno spazio di coprogettazione che mette al centro la salute e il benessere nei primi mille giorni di vita». Entrambe hanno ringraziato la Reggia, le istituzioni e tutti i partner, sottolineando come questa rete rappresenti oggi una risposta concreta per contrastare le disuguaglianze e alimentare la speranza.
La voce delle istituzioni
Il sindaco di Venaria, Fabio Giulivi, ha richiamato l’attenzione sull’importanza di educare alla bellezza e alla cultura sin dalla prima infanzia, definendole strumenti essenziali per «crescere uomini e donne migliori». Ha inoltre celebrato il successo del Passaporto Culturale, già adottato da 32 Comuni, che consente alle famiglie di visitare musei e regge con i propri bambini.
Fabio Giulivi, sindaco di Venaria Reale
Carlotta Salerno, assessora alle Politiche Educative e Giovanili di Torino, ha evidenziato la necessità di costruire nuove reti di sostegno per i genitori, condividendo anche la sua esperienza personale come madre. Ha annunciato l’avvio di BiTo, un progetto che renderà accessibili le biblioteche con un’unica tessera.
Carlotta Salerno, assessora di Torino
L’assessora regionale all'Istruzione, Marina Chiarelli ha invece ribadito il diritto delle donne a conciliare maternità e lavoro, annunciando l’ingresso gratuito nei musei per le famiglie con bambini piccoli, come segno di accoglienza e inclusione. Mentre Paola Antonetto, presidente della commissione regionale Istruzione e Cultura, ha ricordato che dal 20 settembre sarà attivo il click day per accedere al bonus Vesta, una misura pensata per le famiglie con bambini da 0 a 6 anni.
Marina Chiarelli e Paola Antonetto della Regione Piemonte
Infine, Chiara Benedetto, presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna, ha celebrato la nascita come dono di speranza, sottolineando il legame tra cultura e salute. La Fondazione ha ideato un Passaporto Culturale anche per le donne in gravidanza, convinta che bellezza, musica e parole possano nutrire corpo e anima.
Chiara Benedetto, Fondazione Medicina a Misura di Donna
Le isole della festa
Il parco della Reggia si è animato di giochi, natura e creatività attraverso una costellazione di isole tematiche:
- L’Isola dei ritratti, curata dalla fotografa Elena Givone, dove le famiglie sono state immortalate con i loro bambini.
- L’Isola in comune, spazio di incontro e relazione.
- L’Isola “Un albero per il futuro”, curata dal Reparto Carabinieri della Biodiversità di Pieve Santo Stefano in collaborazione con La Rete delle Donne, che ha permesso a grandi e piccoli di piantare e adottare alberelli, simbolo della cura per il pianeta e per sé stessi.
- Le isole della musica, del gioco, della lettura e del teatro, del movimento, della natura, del benessere e della salute, con consulenze e attività per famiglie e bambini.
L’inaugurazione si è conclusa con un rito simbolico che ha permesso alle famiglie di conoscere bellezze e servizi offerti. Sono stati registrati 4.000 ingressi.
Il momento più intenso
Uno dei passaggi più emozionanti è stata l’azione artistica partecipata, guidata dall’attrice Elena Ruzza. I foulard consegnati alla rete sono stati annodati insieme in una lunga corda, simbolo di relazione e fiducia, tenuta tra le mani di centinaia di partecipanti. Al termine, sulle note di Gracias a la vida, la corda è stata avvolta in un grande gomitolo di tessuto: immagine di un mondo fragile ma custodito insieme.
Un invito al futuro
La Festa della Nascita non è solo una celebrazione: è un invito a sognare e a costruire collettivamente un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile per le nuove generazioni. Come recita la canzone di ringraziamento: «Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e, nello spazio e nel tempo di un sogno, è raccolta la nostra breve vita».

