Obiettivo dell'incontro far conoscere ai ragazzi le caratteristiche peculiari di questa patologia
Inclusione è la parola chiave al Liceo Scientifico Juvarra di Venaria Reale.
In occasione della Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’autismo, gli studenti del biennio del Liceo Juvarra, questa giovedì 4 aprile hanno incontrato gli operatori della Cooperativa Crisalide di Castellamonte, Alberto Ressia, Dario Ghibaudi e Alain La Paglia insieme a Federica, Silvia e Christian, tre giovani con diagnosi di autismo, che hanno offerto la loro testimonianza.
«Abbiamo deciso di dedicare questa giornata sulla sensibilizzazione sull’autismo, per dare maggiore consapevolezza e far conoscere a tutto il mondo scolastico quali strumenti hanno bisogno i ragazzi con disabilità per essere accolti nel migliore dei modi» dichiara la professoressa di sostegno del liceo, Elisa Mastroieni.
La parola autismo indica una serie di condizioni che possono variare molto, che hanno in comune difficoltà nella comunicazione e nell’interazione, interessi ristretti, disturbi nella sfera sensoriale.
«Obiettivo dell’incontro è stato far conoscere agli studenti le caratteristiche dell’autismo, fornendo loro informazioni, ma soprattutto dando loro la possibilità di confrontarsi con persone che vivono tutti i giorni questa condizione. L’autismo è una delle grandi diversità presenti nel mondo e comprenderlo significa accettare l’unicità e la specificità di ogni persona» spiegano gli operatori della Cooperativa Crisalide.
Dalla ricezione della diagnosi (che in molti casi giunge in età adulta) e di come spesso sia un sollievo poter finalmente dare un nome a difficoltà che si sentono fin da bambini; l’ipersensorialità e la conseguente difficoltà a concentrarsi in ambienti con troppi stimoli; la fatica di affrontare situazioni sociali ritenute banali dalla maggior parte delle persone; la necessità di dover lavorare molto su se stessi per adeguarsi al “mondo dei neurotipici”, accompagnata dalla volontà che la propria unicità sia rispettata dalle persone e tutelata dalle istituzioni.
Sono alcuni temi affrontati nel corso della mattinata. Ed è stata anche occasione per presentare il progetto Il Trampolino (del Centro Disturbi dello Spettro Autistico in età Adulta di Castellamonte del DSM, in partnership con l’Asl TO4, il CIS Ciriè, Cooperativa Crisalide e Cooperativa Andirivieni, finanziato da Fondazione CRT), che ha lo scopo di aiutare giovani adulti con diagnosi di autismo a raggiungere l’autonomia e a sviluppare delle reti sociali.
«È utile per i ragazzi per avere un esempio concreto del supporto che i servizi pubblici, in collaborazione con il privato sociale, possono fornire alle persone con diagnosi di autismo: attraverso la voce di Federica, hanno potuto presentare il progetto dall’inizio, a giugno 2021, con i primi laboratori pomeridiani, passando attraverso i turni di convivenza in un appartamento di Rivarolo, che hanno consentito ai partecipanti di sperimentare la vita autonoma, cimentandosi nelle attività pratiche e affrontando le inevitabili difficoltà delle relazioni interpersonali, per arrivare al momento presente, in cui le attività sono focalizzate sulla costruzione e il mantenimento di una rete sociale» conclude Ressia.
