La passione è passione. E don Riccardo Robella, parroco di Leini e Mappano, non ne ha mai fatto mistero: il suo cuore batte forte per il Torino FC. Non solo come cappellano ufficiale della squadra, ma anche – e forse prima di tutto – come tifoso autentico, legato indissolubilmente alla storia e ai valori del club.
Oggi, domenica 4 maggio, anniversario della tragedia di Superga, non poteva mancare. A 76 anni da quel drammatico 1949, in cui persero la vita calciatori, tecnici e giornalisti del Grande Torino, don Robella era lì, sul colle, per commemorare e pregare. Una presenza che unisce il ruolo sacerdotale alla profonda emozione di chi vive il calcio come un atto d’amore, di memoria e di identità.
Tra i cori, i fiori e il silenzio, anche la sua preghiera ha accompagnato l'omaggio a una squadra che continua a far battere i cuori granata di ogni generazione.