Mer, 2 Apr, 2025

La protesta di cittadini e partiti di opposizione per i ritardi sulla realizzazione della Casa di Comunità e la legge di bilancio che penalizza i Comuni

La protesta di cittadini e partiti di opposizione per i ritardi sulla realizzazione della Casa di Comunità e la legge di bilancio che penalizza i Comuni

Una serata di contestazione è quella che ha atteso, fuori dalla Reggia, lunedì 16 dicembre, la Giunta Cirio, prima della conferenza “Il Piemonte è i suoi comuni”. Una manifestazione  che si è svolta in piazza della Repubblica con la partecipazione dei sindacati della Fp CGIL ASLTO3, Uilmcittadini e consiglieri comunali  e regionali del Movimento 5 stelle, PD e AVS.

Motivo? I ritardi della realizzazione della Casa di Comunità progettata in via Silva «vogliamo i fatti. Vogliamo che la riforma dei servizi territoriali sia fatta in modo proficuo e la struttura in progetto non sia una scatola vuota. C’è il finanziamento sul personale, che speriamo sia incrementato. C’è però il problema molto serio delle liste d'attesa. Sentiamo molti proclami, ma alla fine risposte per i cittadini, quando tentano di prenotarsi al Cup, ce ne sono poche. Quindi meno proclami, meno passerelle più fatti. È un problema che colpisce le persone che si rivolgono al sistema sanitario pubblico. Persone che stanno rinunciando a curarsi, soprattutto l chi è in difficoltà economica» ha spiegato Nino Flesia (CGIL ASLTO3).

«Da mesi AVS sta dando battaglia in Parlamento sulle previsioni della manovra finanziaria che impongono ai Comuni di contribuire alla finanza pubblica per 130 milioni nel 2025, per 260 milioni di euro dal 2026 al 2028 e per 440 milioni nel 2029. Un taglio feroce mascherato da "accantonamento di risorse" che porterà a ridurre drasticamente i servizi erogati ai cittadini e rischierà di portare al dissesto circa un terzo dei Comuni italiani. Non solo: la Finanziaria prevede anche il blocco del turnover che metterà in ulteriore crisi gli enti locali, che come è noto stanno affrontando numerosissimi pensionamenti e hanno una grave carenza di personale. Intanto, la Regione Piemonte continua a macinare ritardi sempre più allarmanti nei pagamenti ai Comuni, che abbiamo già più volte denunciato in aula. La destra sta mettendo in ginocchio gli enti locali e il Presidente Cirio, se davvero è convinto che il Piemonte è "i suoi Comuni" come recita il titolo dell'niziativa di questa sera a Venaria, dovrebbe dare risposte serie su queste drammatiche scelte politiche fatte dalla sua stessa maggioranza, non organizzare sfarzosi eventi natalizi. Non è di questo che i Comuni hanno bisogno, ed è per questa ragione che questa sera AVS non parteciperà all'evento».

Oltre ai consiglieri di AVS, assenti alla serata anche la capogruppo del Movimento 5 Stelle Sarah Disabato e i consiglieri regionali Alberto Unia e Pasquale Coluccio che spiegano «la serata voluta dal governatore, Alberto Cirio, e
dal presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco, non è altro che l’ennesima passerella elettorale del centrodestra. Lo scenario è quello giusto: un castello, l’ideale per raccontare la favola di quanto sono belli e quanto sono bravi i nostri amministratori regionali. Perché invece non raccontano ai sindaci che hanno invitato la storia reale della Legge di Bilancio approvata dal Governo Meloni, che penalizza pesantemente gli enti locali e le Regioni, con una stangata che vale oltre 4 miliardi nel prossimo triennio, con 570 milioni di tagli per l’anno prossimo di cui 140 a carico di Comuni, Città Metropolitane e Province. Se si aggiunge anche la rimodulazione dei finanziamenti per spese di investimento, il conto per il 2025 sale a 1,6 miliardi. Lo abbiamo detto in tutte le sedi: i tagli di risorse per investimenti e per spesa corrente sono eccessivi. E gli effetti li subiscono, ancora una volta, i cittadini».

E aggiungono ancora per completare il quadro «basta pensare alle liste d’attesa infinite, ai pronto soccorso chiusi o a mezzo servizio, alla rete di trasporto pubblico locale che fa acqua da tutte le parti con corse soppresse e ritardi inaccettabili, per non parlare delle ferrovie sospese e i mancati finanziamenti per il prolungamento della Linea 1 e per la realizzazione della Linea 2 della Metropolitana di Torino. Non c’è proprio niente da festeggiare: per questo oggi non abbiamo voluto partecipare ad un’assurda passerella, decidendo di stare, come sempre, dalla parte dei cittadini».

Per il consigliere del Gruppo Misto di minoranza Andrea Accorsi «nel 2020, il presidente Cirio ha sostenuto la campagna elettorale del sindaco Fabio Giulivi e oggi si presenta in Reggia, non per rendere conto alla città, ma per celebrarsi insieme alla sua giunta, vantandosi dei risultati ottenuti in sanità, lavoro, ambiente e trasporti. Se davvero fosse interessato a risolvere i problemi concreti della nostra comunità, sarebbe stato più utile un incontro privato tra i due per affrontare questioni ben più urgenti. Per esempio, la sanità: l’accordo con l’ASLTO3 per l’avvio della Casa della Salute è rimasto un miraggio, senza che si veda uno straccio di azione concreta. E che dire del lavoro? La situazione alla Magneti Marelli continua a preoccupare, ma sembra che il sindaco, come il solito, preferisca non esporsi troppo. E poi, l’ambiente e i trasporti, temi sollevati in più occasioni senza mai ottenere risposte decisive da un sindaco che sembra sempre più intenzionato a nascondersi dietro a facili slogan. Non possiamo fare a meno di pensare che stia contando i giorni fino alla fine della legislatura, consapevole che, con un governo solitario e un’assoluta mancanza di visione, è ormai incapace di dare risposte concrete. Ma, come si dice, ai posteri l’ardua sentenza».

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