Gio, 2 Mag, 2024

Pseudoefedrina, il farmaco per il raffreddore sotto la lente di ingrandimento di Ema e Aifa. Può causare ictus e infarto

Pseudoefedrina, il farmaco per il raffreddore sotto la lente di ingrandimento di Ema e Aifa. Può causare ictus e infarto

Nessun allarmismo, ma restrizioni confermate. Meglio sempre consultare il medico di famiglia prima dell'uso

Farmaci di auto-somministrazione, cosiddetti "da banco": attenzione perché un abuso ed un utilizzo senza consulto medico può comportare effetti collaterali spesso sottovalutati.

È il caso della pseudoefedrina e dell’allarme lanciato dall’AIFA e dall’EMA, Agenzia Europea del Farmaco. Nello specifico il comitato per la sicurezza dell'EMA ha confermato in data 25 gennaio 2024 le misure restrittive presenti già dal 10 febbraio 2023 data in cui era stata avviata una revisione dei medicinali contenenti pseudoefedrina a seguito del possibile rischio di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile e sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile, condizioni che colpiscono i vasi sanguigni nel cervello.

La pseudoefedrina viene assunta per via orale e viene utilizzata da sola o in combinazione con altri medicinali (in Italia con il nome commerciale di actigrip, actifed, aspirina influenza e naso chiuso, nurofen influenza e raffreddore, vicks flu action, momenxsin, zerinoactiv, actisinu, efferalgan febbre e congestione nasale, fluimucil influenza e raffreddore, tachifluactiv influenza e raffreddore, ilmodec febbre e naso chiuso, vivinduo febbre e congestione nasale, vicks flu giorno notte e actigrip giorno&notte) per trattare la congestione nasale (naso chiuso) derivante da raffreddore, influenza o allergia.
Queste 2 sindromi possono comportare un ridotto afflusso di sangue (ischemia) al cervello e, in alcuni casi, possono causare complicazioni gravi e pericolose per la vita. I sintomi comuni associati a PRES e RCVS includono mal di testa, nausea e convulsioni.

La revisione fa seguito a nuovi dati provenienti da un piccolo numero di casi in persone che usano medicinali contenenti pseudoefedrina che sono stati riportati nei database di farmacovigilanza e nella letteratura medica.
I medicinali contenenti pseudoefedrina presentano un rischio noto di eventi ischemici cardiovascolari e cerebrovascolari (effetti indesiderati che coinvolgono ischemia nel cuore e nel cervello), inclusi ictus e infarto. Restrizioni e avvertenze per ridurre questi rischi sono già incluse nelle informazioni sul prodotto dei medicinali.

Considerando la gravità di queste due sindromi, il profilo di sicurezza della pseudoefedrina e le indicazioni per le quali i medicinali sono approvati, il PRAC esaminerà le prove disponibili e deciderà se le autorizzazioni all'immissione in commercio per i medicinali contenenti pseudoefedrina debbano essere mantenute, modificate, sospese o ritirate in tutta l'UE.

Se l’AIFA consiglia di evitare il panico in quanto «...non si ravvisavano problematiche di sicurezza urgenti tali da implicare azioni restrittive immediate sull’uso di questa classe di medicinali», l’Agenzia francese del farmaco ha ufficialmente sconsigliato ai propri cittadini di utilizzare farmaci a base di pseudoefedrina per il sollievo dei sintomi di congestione nasale «nonostante il rischio di infarti e ictus conseguente l’uso di questi farmaci sia molto basso - precisa l’Agenzia francese - questi eventi possono presentarsi per colpa dell’uso di questi farmaci a prescindere dalla dose e dalla durata del trattamento». Vista la natura non essenziale di questi farmaci e visto il persistere di eventi avversi gravi nonostante le azioni intraprese, l’Agenzia francese ha deciso di raccomandare ai cittadini di evitarne l’utilizzo.

In conclusione, niente panico, non sospendete le terapie in atto, ma consultatevi con il vostro medico di famiglia prima di assumere farmaci che, seppur raramente, possono provocare importanti effetti collaterali. Ad oggi non sono stati segnalati casi fatali e la maggior parte dei casi si è risolta in seguito alla sospensione del medicinale e ad un trattamento adeguato.

Nello specifico però i medicinali contenenti pseudoefedrina non devono essere utilizzati in pazienti con ipertensione arteriosa grave o non controllata (non in trattamento o resistente al trattamento) o con malattia renale o insufficienza renale acuta (improvvisa) o cronica (a lungo termine).

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