"L'ultima battaglia" di Julio Manuel De La Rosa con traduzione di Marino Magliani (Scritturaprima) - 88 pagine - 15 Euro
L'editrice Scritturapura amplia i confini letterari fino alla Spagna e propone con la traduzione di Marino Magliani e l'introduzione di Marco Ansaldo, L’ultima battaglia, romanzo postumo di Julio Manuel De La Rosa, lo scrittore iberico, per la prima volta tradotto in italiano.
Vincitore del “Premio Sésamo” e del “Premio Ateneo de Sevilla”, in quest’epopea sulla miseria, insensatezza e assurdità di ogni guerra, Julio Manuel de la Rosa racconta vicende, pensieri, sogni e allucinazioni di un disertore dell’Armata Rossa – intenzionalmente privo di nome e nazionalità – che vaga per un tempo indefinito in steppe analoghe (se non proprio le stesse) a quelle in cui si oggi combatte la guerra tra Russia e Ucraina, fino a imbattersi in un treno di deportati ad Auschwitz – dove incontrerà Primo Levi –, “Grande Baraccone” da cui riuscirà a fuggire per ritrovarsi ancora una volta, solo, nella steppa. Fino a una sorprendente conclusione.
In questo romanzo – in cui le coordinate storico-geografiche non sono praticamente mai indicate in forma esplicita –, Julio Manuel De La Rosa fa disertare al protagonista non solo una specifica guerra ma – monito per il futuro – ogni possibile guerra.