Nei miei ricordi dell'infanzia, uno in questo periodo, mi torna energicamente alla memoria, la “fugassa d'la Befana” la focaccia della Befana. Un dolce perfetto per ogni ghiottone. Soffice e profumata, la focaccia della befana piemontese è ideale per l’Epifania.
La focaccia della Befana ha una bellissima storia. Anticamente, infatti, si metteva una monetina all’interno dell’impasto. Una volta cotta, chi trovava la fetta con il soldino avrebbe avuto un anno fortunato. Nelle famiglie più modeste invece si trovava una fava nella focaccia della Befana a simboleggiare la fortuna. La Befana era molto povera, molto più di Babbo Natale e Gesù Bambino, allora come oggi arrivava con una calza. Conteneva un po' di frutta secca, un dolcino, qualche caramella e poco altro. Per i discoli anche un po' di carbone...ma quello vero!
Il pranzo dell'Epifania proponeva brodo e bollito e un dolce che era la croce e delizia dei partecipanti: la fugassa, che conteneva al suo interno una particolarità, una fava, a chi la trovava il pegno di pagarla. Un anno toccò a me, ultima fetta con ospite all'interno. Presi a malincuore il borsellino con i miei risparmi e onorai la tradizione.
La fugassa ha una caratteristica forma che ricorda un sole o una margherita ed è fatta di pan brioche arricchito con canditi. La ricetta originale prevede ingredienti semplici e poco costosi. Il risultato è una morbida pasta brioche,
arricchita dai pinoli, dai canditi e dall’aroma della buccia d’arancia grattugiata. Un tempo erano i bambini ad andare a caccia di pigne e portare a casa sotto le feste un lauto bottino di pinoli, contribuendo all’allegria generale, mentre si attendeva che la focaccia dell’epifania fosse pronta.
Questo dolce della tradizione, nasceva insomma dalla collaborazione di tutti, anche dei più piccini di casa, ma le sue particolarità non finiscono qui.
Sembra che la focaccia della Befana sia addirittura più antica dei dolci tipici di Natale e di Pasqua ovvero del panettone e della colomba. Come per tutte le focacce dolci, era una ricetta alla portata di tutti per preparare un piatto gradito in occasione delle feste. Quella originale era probabilmente in forma più semplice di quanto sia attualmente, perché ogni famiglia contadina aveva in casa farina, uova, burro e latte ne faceva una e la decorava con lo zucchero. I canditi , importati all’epoca delle Crociate e molto costosi come le scorze d’arance, arrivano dopo.
In un certo senso questa tradizione si rifà a quella della Galette de Rois francese, un dolce di pasta sfoglia che cela al suo interno la figura di un piccolo re. La fugassa d’la Befana è oggi un prodotto PAT (Prodotti Alimentari Tradizionali) della Regione Piemonte.