Dom, 28 Apr, 2024

Atti vandalici ovunque, l'ultimo a Torino questa notte. Basta giustificazioni per i soliti idioti

Atti vandalici ovunque, l'ultimo a Torino questa notte. Basta giustificazioni per i soliti idioti

E, i genitori tornino a fare i genitori per avere meno deliquenti e maleducati in futuro

Nella notte tra il 29 e il 30 dicembre a Caselle Torinese era stato distrutto per gioco e divertimento (sai che roba...) l'albero di Natale allestito sotto i portici di Palazzo Mosca, imbrattati muri vicino alla stazione e disturbata la quiete pubblica. 

Nella notte tra il 4 e il 5 gennaio a fare la stessa fine  è stato l'allestimento natalizio in via Stradella a Torino. Poi ci sono quelli che incendiano le auto in sosta e i bidoni delle immodizia e a Torino è ormai caccia ai piromani e quelli che la notte di Capodanno a Nichelino, hanno addirittura distrutto una piazza e a Settimo incendiato lo scivolo di un parco giochi.

Cui prodest? Dicevano i latini.  A chi giova? Ovviamente a nessuno. Danneggiare è solo un gioco fatto per noia, per rabbia o per chi sa quale misteriosa ragione. Come era successo a Leini qualche mese fa quando cinque minori, tutti identificati incendiarono l'ex sede della Croce Rossa. 

Perchè? Non c'è un motivo vero solo la noia di una generazione abituata ad avere tutto, a non rispettare i ruoli in famiglia e a scuola, senza passioni e valori. Non tutti, per fortuna...ci mancherebbe!

E non venite a dirmi che per i giovani non si fa mai niente...E' una balla! le Amministrazioni ci provano. Ma quanti adolescenti non in ambito scolastico vedete di solito ad iniziative, presentazioni di libri e manifestazioni? 

Non chiamiamoli imbecilli quelli che imbrattano muri, rompono cestini, panchine, giostrine e via dicendo. Non chiamiamole "bravate" perchè non lo sono. E' VANDALISMO! 

Non ci scandalizziamo per quello che rompono, imbrattano o incendiano, d’altra parte ognuno trasmette ciò che può e questi possono solo questo!

Se iniziassimo a punire i figli per le cose sbagliate fatte a scuola e nella società e la smettessimo di rimproverare (quando addirttura non aggredire) gli insegnanti e gli educatori in genere, avremmo meno delinquenti e maleducati in futuro e molti genitori piangerebbero meno.

Come è solito affermare Paolo Crepet  noto psichiatra e sociologo «Non c'è più una generazione che cresce, ma solo una generazione che consuma. Certi genitori hanno organizzato la sconfitta per i loro figli».

Meditate...

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