Mer, 26 Nov, 2025

Piemonte in rivolta per un gatto e una mucca: la politica grida allo scandalo, la scuola prova a fare scuola

Piemonte in rivolta per un gatto e una mucca: la politica grida allo scandalo, la scuola prova a fare scuola

In Piemonte, terra di formaggi, pascoli e dibattiti accesissimi sulla qualità dell’aria, la nuova minaccia all’ordine costituito non arriva da un movimento sovversivo, né da un talk show dell’opposizione. Arriva da un diario scolastico. E dentro quel diario, da un gatto.

Sì, avete letto bene: un felino parlante — protagonista del racconto “Blog in Val Formazza Miaoo!!” — che si diverte a intervistare una mucca, un lupo, un cervo e un gufo. Un racconto di fantasia, scritto da una ragazzina di tredici anni, vincitrice di un concorso letterario promosso da ARS.UNI.VCO, e pubblicato nelle pagine interne del Diario Amico, distribuito nelle scuole del Verbano-Cusio-Ossola.

Una storia leggera, tenera e perfino educativa, che però ha scatenato un terremoto politico nel cuore della Regione Piemonte.

La mucca parlò. E la Giunta Cirio si indignò

Il dramma, secondo alcuni esponenti della Giunta Cirio, si consuma in un passaggio fatale: la mucca, intervistata dal gatto, osa lamentarsi di essere “sfruttata”.

Apriti cielo.

Gli assessori regionali all’Istruzione, alla Sanità e all’Agricoltura — rispettivamente Elena Chiorino, Federico Riboldi e Paolo Bongioanni — hanno subito chiesto il ritiro del Diario Amico dalle scuole piemontesi.
Motivazione ufficiale: il racconto “offenderebbe la reputazione degli allevatori piemontesi”.

Pare che il timore sia che, dopo la lettura, le nuove generazioni possano abbandonare il latte vaccino per simpatizzare con i gatti blogger e i bovini consapevoli.

Ravinale (AVS): “La destra censura la fantasia di una tredicenne”

Sulla vicenda è intervenuta la consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra, Alice Ravinale, che non ha nascosto lo stupore (e un pizzico di sarcasmo):

«La destra trova normale censurare la fantasia di una tredicenne - ha dichiarato. - Temi come la crisi climatica, lo sfruttamento degli animali e l’inquinamento dovrebbero essere al centro dell’agenda politica, non diventare tabù da evitare anche nei racconti scolastici».

Ravinale ha poi ricordato che, mentre il mondo si scioglie e gli agricoltori sono i primi a pagarne le conseguenze, la Giunta sembra più preoccupata di mettere il bavaglio a una mucca immaginaria che osa esprimere un’opinione.

E così, mentre Lega e Fratelli d’Italia presentano in Consiglio un atto per impedire la diffusione di opere “di condizionamento ideologico”, la consigliera ha deciso di rispondere con un contro-atto: chiedere che il Consiglio regionale del Piemonte sostenga pubblicamente il Diario Amico e la sua giovanissima autrice.

Diario Amico: un progetto per l’inclusione scolastica

Vale la pena ricordare che il Diario Amico non è un pericoloso manifesto ambientalista, ma un progetto educativo e inclusivo nato per sostenere gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).
Insomma, più che un’arma di propaganda, uno strumento di inclusione scolastica e sensibilità ambientale.

Alcune scuole hanno deciso di non ritirarlo, respingendo la richiesta politica e lasciando che i ragazzi possano continuare a leggere — e magari sorridere — di un gatto curioso e di una mucca un po’ stanca della mungitura.

Censura, ambiente e libertà di espressione

Così, in un Piemonte alle prese con la siccità, il calo delle nascite e il caro energia, la miccia della polemica politica è un racconto di tre pagine scritto da una tredicenne.
Forse perché, in fondo, la fantasia — quella vera — fa più paura di mille comizi.

Il caso politico si intreccia con il dialogo sul territorio

A complicare — e in parte smorzare — il caso politico, mercoledì 5 novembre si è svolto un tavolo istituzionale convocato dall’Ufficio Scolastico del Verbano Cusio Ossola. Un incontro dal tono pacato, quasi zen, in netto contrasto con l'agitazione del dibattito regionale.

Attorno allo stesso tavolo si sono seduti rappresentanti della scuola, della Provincia, delle associazioni agricole e ambientali, i vertici di Coldiretti, CIA Agricoltori Italiani, ARS.UNI.VCO e i dirigenti della rete Diario Amico.
Una fotografia rara di convivenza istituzionale, specie quando al centro c'è un gatto intervistatore.

Il mondo agricolo ha ribadito di sentirsi “offeso, non solo turbato”, chiedendo “azioni concrete” per ristabilire la rispettabilità della categoria. Alcuni genitori hanno annunciato la rimozione autonoma delle pagine incriminate, gesto definito “un segnale di dissenso” verso un messaggio percepito come discriminatorio.

La scuola: errore procedurale, non intenzionale

I dirigenti scolastici hanno riconosciuto l'errore legato all’inserimento del racconto, chiarendo però che la scelta non è arrivata direttamente dalla scuola ma dall’inclusione, in buona fede, del testo vincitore del premio “Leggere le Montagne”.

L’obiettivo ora è trasformare l’episodio in un’occasione per rafforzare il rapporto tra scuola e territorio rurale, senza intaccare la natura inclusiva del Diario Amico, unanimemente riconosciuto come progetto educativo di valore.

Più conoscenza del mondo agricolo e visite nelle aziende

Dal confronto è emersa la volontà comune di sviluppare percorsi didattici dedicati al mondo agricolo e alpino: visite nelle aziende del territorio, approfondimenti sulla vita rurale e persino l’idea di introdurre studi sulla legge regionale sul pastoralismo e la transumanza.

L’incontro si è concluso con l’impegno di un nuovo tavolo entro metà novembre.
Un esito costruttivo che, però, stride con il clima politico: mentre scuole e istituzioni cercano una soluzione condivisa, il caso Diario Amico continua a infiammare il Consiglio regionale, dove un racconto di fantasia resta al centro di una battaglia ideologica.

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