Torna al centro del dibattito politico piemontese il tema del trasporto pubblico gratuito per gli studenti. L'annuncio del Presidente della Regione, Alberto Cirio, di una misura destinata a garantire la gratuità dei trasporti per gli universitari nelle città sedi di ateneo, non ha mancato di sollevare critiche, soprattutto per i suoi limiti.
Secondo quanto anticipato, la proposta riguarderebbe solo gli studenti universitari e sarebbe applicabile esclusivamente alle aree urbane dove sono presenti università, lasciando fuori gran parte del territorio regionale. Un’impostazione che ha acceso le proteste delle consigliere regionali del Partito Democratico, Simona Paonessa e Nadia Conticelli, vicepresidente della Commissione Trasporti.
Le due esponenti dem definiscono la misura «una presa in giro per studenti e famiglie», sottolineando come vengano escluse intere fasce giovanili, in particolare gli studenti delle scuole superiori, spesso ancora in fascia di obbligo scolastico. Critiche anche sul mancato riferimento all’integrazione tra trasporto su gomma e su rotaia, considerata fondamentale, soprattutto per l’area torinese dove il treno rappresenta un’alternativa concreta al traffico urbano.
«La Giunta propone una misura limitata, che esclude la maggior parte dei giovani piemontesi – dichiarano Paonessa e Conticelli – e ignora le difficoltà delle famiglie che vivono in provincia, dove i costi del trasporto possono superare i 100 euro al mese per uno studente».
Le consigliere ricordano inoltre che la stessa maggioranza regionale aveva approvato un ordine del giorno del PD in cui si chiedeva l'estensione del trasporto gratuito a tutti i giovani under 26, su scala regionale e su tutti i mezzi pubblici, senza distinzioni territoriali.
Nel mirino anche le promesse elettorali del presidente Cirio, che nel suo programma aveva parlato di una “tessera dello studente” per viaggi gratuiti in tutta la regione, a partire dal 2024. Una promessa che, secondo le opposizioni, oggi sembra rimanere incompiuta.
«Non è accettabile – concludono – che si continui a proporre soluzioni parziali, che penalizzano chi vive fuori dai grandi centri. Serve un impegno concreto per ridurre i costi del diritto allo studio e incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, anche in un’ottica di sostenibilità ambientale».
Con l’aumento dei costi dei trasporti dal 2021 a oggi stimato oltre il 15%, il tema resta caldo e centrale nel dibattito politico e sociale del Piemonte.