Voucher scuola, il Consiglio regionale approva lo scorrimento dei fondi B: passo avanti per l’equità, ma le opposizioni denunciano le disuguaglianze
Con voto unanime, il Consiglio regionale del Piemonte ha dato il via libera allo scorrimento integrale della graduatoria dei voucher B — destinati all’acquisto di libri di testo e al trasporto pubblico per gli studenti — segnando un passo avanti rispetto agli orientamenti che lo scorso anno facevano invece pensare a un finanziamento prioritario solo dei voucher A (quelli per rette e contributi delle scuole paritarie).
La delibera approvata non ha però soddisfatto tutte le richieste avanzate in Aula: l’ordine del giorno presentato da Alice Ravinale (AVS), che puntava a una distribuzione più equa delle risorse tra voucher A e voucher B, non è stato accolto nella sua interezza. «Nonostante il nostro ordine del giorno non sia stato accolto, quello di oggi è comunque un passo avanti: lo scorso anno la vicepresidente Chiorino lasciava intendere che avrebbe privilegiato i soli voucher A… oggi quantomeno il Consiglio si è espresso all’unanimità per lo scorrimento integrale anche della graduatoria dei voucher B» dichiara.
Nel suo intervento, Ravinale ha poi invitato la Giunta a reperire risorse alternative: «Abbiamo suggerito alla Giunta di usare risorse che vengono investite su misure buone alla propaganda di Presidente e Assessori, ma completamente inique se si guarda alle persone beneficiarie del sostegno: Piemove, per il trasporto gratuito agli studenti universitari, si rivolge a studenti fino a 85.000 euro di ISEE e costa 37 milioni. Il Bonus Vesta, per le famiglie con figli 0-6, a famiglie con ISEE fino a 40.000. Oggi l’investimento sui voucher B è di 14 milioni di euro, e copre le domande fino a ISEE di 7.500 euro, lasciando fuori oltre 66.000 famiglie con ISEE fino a 28.000 euro. È un’ingiustizia plateale, che continueremo a denunciare anche attraverso la campagna “dai banchi di scuola ai banchi dell’aula” di raccolta di testimonianze delle famiglie escluse dai Voucher…»
Sul fronte della maggioranza, il presidente del gruppo Lista Civica Cirio Presidente, Silvio Magliano, ha ottenuto l’approvazione dell’ordine del giorno che impegna la Giunta regionale «a identificare e stanziare le risorse necessarie per giungere a esaurimento della graduatoria dei voucher scuola per la libertà educativa».
Nel documento, si richiama che per il voucher di Tipo A (iscrizione e frequenza) sono state presentate 4.591 domande, di cui solo 2.968 sono state finanziate, e 1.623 restano ammesse ma non sostenute.
«Ringrazio la Giunta per il parere favorevole a questo atto, in particolare la Vice Presidente Elena Chiorino, da sempre sensibile a questo tema – spiega Magliano –. In Piemonte le scuole paritarie sono oltre 670, di cui 313 in provincia di Torino, e annoverano circa 50mila studenti… la garanzia dell’accesso alla libertà di educazione diventa ancora di più un atto fondamentale…»
Duro il giudizio del Movimento 5 Stelle, che ha denunciato la decisione come una «occasione persa per garantire il diritto allo studio e cancellare un’ingiustizia che ogni anno lascia a bocca asciutta migliaia di famiglie piemontesi». I cinquestelle rimarcano che — al netto delle risorse insufficienti — sono l’unico partito ad aver presentato un atto per chiedere la copertura totale dei voucher scuola. Secondo i loro dati, per il 2025 «su 108.529 domande ammesse al voucher A solo 42.284 hanno trovato finanziamento, mentre per il voucher B solo 2.968 famiglie su 4.591. Sono numeri che raccontano una discriminazione inaccettabile — affermano — perché una Regione civile deve garantire il diritto allo studio a tutti e tutte, senza lasciare indietro nessuno».
Dalla minoranza, Gianna Pentenero e Nadia Conticelli (PD) hanno espresso preoccupazione che il dibattito sul diritto allo studio possa coprire un arretramento nei sostegni attuali: «L’importo del finanziamento dei voucher scuola non è aumentato negli ultimi tre anni, ma è aumentata la platea degli aventi diritto… su un ISEE di accesso fino a 28.000 euro la graduatoria dei voucher B è rimasta ferma a 7.500 euro di ISEE e quella dei voucher A 18.000. … Se si vogliono aiutare le famiglie con parte dei fondi europei si mettano sulla scuola. Le scuole paritarie non sono le scuole dei ricchi … ma non riescono ad applicare l’ISEE… Le famiglie fanno fatica a sostenere le spese per il processo educativo».




