Gio, 13 Mar, 2025

Cafasse, il j'accuse dell'ex sindaco Daniele Marietta ai «"burattinai" che si nascondono nelle retrovie»

Cafasse, il j'accuse dell'ex sindaco Daniele Marietta ai «"burattinai" che si nascondono nelle retrovie»

Cafasse è un piccolo Comune della bassa Unione Montana delle Valli di Lanzo. Tremila abitanti e qualcosa, nel territorio (soprattutto per chi segue la politica locale) etichettato come il Comune commissariato ed elezioni annullate. L'anno scorso si doveva votare, ma per un vizio di forma entrambe le liste in corsa per le amministrative, si sono dovute fermare ancora prima del via.

La lista dell'ex sindaco Daniele Marietta e quella del suo competitor Carlo Oddi, avevano, secondo la Sottocommissione Elettorale Circondariale (SEC) di Ciriè, commesso un errore: avevano inserito il logo delle loro liste solo sulla prima pagina e non su tutte le pagine che formano il documento tanto importate e al centro del caos. Quindi? Raccolta firme annullata e a niente è servito il ricorso al Tar e poi al Consiglio di Stato. Arrivederci al prossimo anno dopo un periodo di commissariamento.

Ora dopo ripetute nostri inviti a dire la sua, Marietta ha colto l'occasione di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

Cosa ha provato quando le elezioni sono state annullate? «A livello personale sicuramente una grande delusione, per i motivi che alla fine sono un vizio di forma che oggi sembra quasi ridicolo. Un vizio di forma di quel tipo, ma così è il sistema e così stanno le cose». 

E oggi? E' pronto a ricandidarsi? «Ci sono alcuni passaggi che devono essere ancora affrontati con la mia lista». Ma non solo, secondo Marietta, ci sono situazioni che vanno superate «ci sono persone che non possono continuare a pensare di poter premere sempre il bottone senza essere mai coinvolti in prima persona. Senza essere mai visibili». 

L'ex sindaco parla di potere e di poteri che anche a Cafasse si nascondono bene e forse anche da troppo tempo «su quello che sarà il futuro vedremo. E' ora, però, che le persone che sono abituate a ciurlare nel manico e a giocare un po' nelle retrovie si espongano. Perché di fondo qualcuno vorrebbe continuare a stare alla finestra a vedere se è il suo tempo o non è il suo tempo. E' ora che questa dinamica finisca». Ma chi sono queste persone? «Non posso dirlo. Ma chi vuole capire, capirà».

Se fosse un partita di calcio (e in politica, in Italia, si utilizzano spesso i riferimento al mondo del pallone) Daniele Maietta, per le sue dichiarazioni meriterebbe il cartellino rosso. Ma qui non ci sono cartellini rossi o gialli, non ci sono due squadre che rincorrono un pallone. Ci sono le dichiarazioni di un ex sindaco che denunciano una dinamica "opaca" anche a Cafasse.

 

 

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