Per oltre duecento studenti di diversi Comuni che hanno frequentato il Liceo scientifico Filippo Juvarra di Venaria Reale, si è chiuso il percorso quinquennale con l’esame di maturità e dopo una breve e rilassante pausa, sono pronti per ricominciare a settembre con l’università.
In tredici hanno conseguito il massimo dei voti per il proprio orgoglio personale e la soddisfazione di docenti, della dirigente scolastica Luigina Castegnero e di mamma e papà: tre hanno tagliato il traguardo brillantemente ricevendo oltre l'ambito 100 anche la lode.
Ecco gli studenti da 100 e 100 e lode
Cento e lode per la venariese Alessia Geremia della 5°N del linguistico che racconta «ho scelto la traccia di italiano B2, sulla “bellezza”, un tema per cui il liceo linguistico ha sicuramente stimolato il mio interesse. Le tracce di italiano proposte quest’anno dal ministero le ho trovate particolarmente in linea con il percorso di studi delle scuole superiori, a partire dalle analisi di testi di due autori come Pirandello e Ungaretti, che sicuramente si studiano durante il quinto anno, fino agli argomenti dei testi argomentativi e di attualità. Il liceo mi ha veramente fatto fare un viaggio tra numerosi scrittori, filosofi e artisti della storia cercando di cogliere sempre il messaggio più profondo di ciò che volevano comunicare al mondo. È ciò che auguro a ogni studente, di godersi questo viaggio nella letteratura per creare un dialogo, far nascere nuove riflessioni personali e assecondare sempre quella curiosità e quella voglia di conoscere tipiche dell’essere umano. Mi sto prendendo questo tempo estivo per ponderare bene le mie scelte. Vorrei frequentare la facoltà di Lettere oppure studiare letteratura straniera nonostante sia indecisa anche tra percorsi di studio in ambito sanitario. Di sicuro vorrei fare “qualcosa di bello”, che mi tenga costantemente viva la curiosità».
Altro 100 e lode è andato ad Alberto Lupano, sempre residente a Venaria della classe 5°T che traccia un bilancio dei suoi anni alle Sueriori «mi porto dietro sicuramente le amicizie, i momenti particolari, i ricordi e gli insegnamenti. Concluso il liceo si è probabilmente all'apice della cultura individuale, perché poi ci si specializza, non si sa più un poco di tutto. L'esame di maturità? E' decisamente meno spaventoso di come viene immaginato. E' stato molto tranquillo, i professori hanno cercato il più possibile di mettere a proprio agio gli studenti. La prova di matematica è stata certamente difficile, ma non impossibile». E ora? «Per l’estate oltre al relax penserò a prepararmi per il test di ingresso alla facoltà di Medicina e di Chimica e in base all'esito, sceglierò. Sono pronto a iniziare un nuovo percorso della mia vita, per il quale sono ottimista e penso che lavorando duramente potrò costruirmi la vita che voglio».
Della stessa sezione di Alberto, è stato premiato con il massimo dei voti e la lode anche Simone Battista residente a San Maurizio Canavese che ripercorre così i suoi anni allo Juvarra «sono stati cinque anni memorabili tra la pandemia, supplenti e difficoltà che mi hanno forgiato. I miei compagni e la vicinanza di alcuni professori mi hanno insegnato a prendere le cose con più leggerezza nelle diverse circostanze. La maturità l'ho vissuta serenamente, consapevole di tutto l'impegno e studio che avevo investito nei 5 anni. Il segreto è riuscire a maturare un ottimo metodo di studio. È stato il coronamento di un percorso e mi ha reso molto orgoglioso. Ovviamente ansia e tensione non sono mancate, anzi, nei giorni precedenti è salita decisamente di livello l'emozione ma è anche cresciuta l'energia per affrontare le prove che mi attendevano». E ora? «Vorrei lavorare in ambito ingegneristico - risponde Simone - magari come manager in qualche azienda, studiando e approfondendo nozioni scientifiche che mi appassionano al Politecnico di Torino».
Senza lode, ma con il massimo dei voti, nella sezione S, oltre a Victoria Pizzolla residente a Torino anche Alice Gaggini, l’atleta venariese che a soli 15 anni, è diventata campionessa regionale e nazionale di salto in lungo nel 2020 «non sto gareggiando per un infortunio - racconta Alice - riposerò durante le vacanze per ricominciare magari affiancando i bambini della Atletica Venaria. Gestire scuola e sport negli anni non è stato semplice, soprattutto perché i professori a volte non capivano le difficoltà nella gestione dei tempi. Da parte mia non ho mai voluto essere trattata diversamente dal resto della classe. Alla fine la maturità è stata proprio come me la immaginavo: difficile ma non impossibile. Ad ottobre inizierò Chimica all’Università di Torino. Non so ancora cosa vorrei fare dopo; per ora spero solo mi piaccia la facoltà che ho scelto, il resto si vedrà. Per il futuro che verrà non sono molto ottimista per le continue guerre tra le nazioni ma c’è sempre la possibilità che le cose migliorino e vorrei essere in grado di aiutare in questo ambito».
Tra i cento, anche Matteo Licatese della 5°R, residente a Volpiano, educatore e volontario dell’associazione “Il treno della Memoria" «a ottobre vorrei frequentare la facoltà di Medicina e Chirurgia. Il liceo è stata un’avventura con tanti difetti e pregi e mi ha dato l’opportunità di avere un buon metodo di studio e conoscere compagni con cui ho legato per tutti i cinque anni».
Alice Isaia di Venaria
Cento anche per Alice Isaia e Giulia Conca entrambe di Venaria Reale; Beatrice Rigano di San Mauro; Diego Bonelli di Torino; Sofia Stabio di Nole; Filippo Roberto e Calogero Albano di Venaria e Alessandra Zaninetti di Mathi.