Si è rinnovata anche quest’anno, domenica 12 ottobre, la magia della mostra-concorso nazionale Fammi un fischio, uno degli appuntamenti più identitari e amati della comunità di Pertusio, che da vent’anni celebra la poesia dei fischietti in terracotta e la gioia del creare insieme. L’evento, giunto alla sua dodicesima edizione, si è svolto come da tradizione nell’ambito della pluricentenaria festa di San Firmino, riempiendo le vie del paese di suoni, colori e sorrisi.
Organizzato dal Comitato Fischietti con il sostegno dell’Amministrazione comunale, Fammi un fischio è molto più di una rassegna artistica: è un rito collettivo, un momento di comunità che ogni anno unisce generazioni e territori nel segno della creatività e della memoria.
Il tema 2025: “Animali nelle fiabe”
L’edizione 2025 ha avuto come filo conduttore “Animali nelle fiabe”, un universo immaginifico che ha ispirato artisti provenienti da tutta Italia. Volpi, lupi, gatti, asini e orsi — creature simboliche del racconto popolare — hanno preso vita nei fischietti di terracotta, trasformando l’antica arte artigiana in un ponte fra il mondo dell’infanzia e quello della tradizione.
Come ha sottolineato il sindaco Giuseppe Damini: «A saper guardare, nel nero profondo in cui spesso ci smarriamo, possiamo cogliere un tremolio di luce. ‘Fammi un fischio’ è proprio questo: un piccolo segno di umanità che resiste, un richiamo alla semplicità delle cose essenziali».
I premi e le emozioni
La cerimonia di premiazione si è svolta alla presenza della consigliera regionale Paola Antonetto, presidente della VI Commissione del Consiglio Regionale del Piemonte, che ha voluto rimarcare il valore culturale e educativo dell’iniziativa, simbolo di un legame autentico fra arte popolare e formazione delle nuove generazioni.
Il premio assoluto dell’edizione 2025 è stato assegnato a Giuseppina Spadaro, mentre il primo premio della giuria popolare è andato a Milena Visentin, molto applaudita dal pubblico. Le loro opere hanno saputo interpretare con originalità e poesia il tema degli “Animali nelle fiabe”, fondendo tecnica, fantasia e sentimento.
Il laboratorio “Turna Subiet” e la festa dei bambini
Accanto alla mostra, grande successo anche per il laboratorio “Turner il Subiét”, dedicato alle ragazze e ai ragazzi delle scuole. Qui i più giovani hanno potuto sperimentare la lavorazione dell’argilla e creare i propri fischietti, scoprendo — come ricordano gli organizzatori — “la gioia salvifica del fare”, quella che trasforma la terra in vita, forma e suono.
«Non chiamiamola solo mostra dei fischietti — ha spiegato il Comitato — ma la festa dei bambini, perché sono loro il futuro di questa tradizione».
Un patrimonio di comunità
Nata nel 2005 da un’idea dell’artista Rossano Cavallari e dall’amicizia di un gruppo di appassionati, la mostra Fammi un fischio è diventata in vent’anni un simbolo identitario di Pertusio, piccolo borgo dell’Alto Canavese accoccolato fra le colline piemontesi. Un luogo dove, come amano dire i suoi abitanti, «si respira ancora l’aria delle cose essenziali».
Un grazie unanime è andato ai volontari del Comitato Fischietti, alla Pro Loco, all’Amministrazione, alla Regione Piemonte e alla Città Metropolitana di Torino, oltre che alle maestre e ai bambini che con entusiasmo hanno animato la manifestazione.
Un fischio lungo vent’anni
Con la dodicesima edizione si chiude così un nuovo capitolo di questa lunga avventura che dal 2005 ad oggi ha saputo unire arte, territorio e infanzia. E come recita lo spirito che da sempre accompagna Fammi un fischio, l’augurio resta lo stesso: «Che il suono dei fischietti e il richiamo delle fiabe portino stupore, allegria e vitalità nelle strade di Pertusio, nelle scuole e nelle case di tutti».

