Dom, 24 Nov, 2024

Sani loro, sani noi ... teniamo la leishmaniosi fuori da casa. Fondamentale usare sempre gli antiparassitari

Sani loro, sani noi ... teniamo la leishmaniosi fuori da casa. Fondamentale usare sempre gli antiparassitari

Focolai in aumento su tutto il territorio italiano, sia nel cane sia nell'uomo

La leishmaniosi è in rapido e costante aumento su tutto il territorio nazionale sia nell'uomo sia nel cane.

«Nelle decadi 1960-80 – ha spiegato Luigi Gradoni dell'Istituto Superiore di Sanità - i casi di leishmaniosi viscerale umana erano ridotti ad alcune decine. Dalla fine degli anni '80 è ripreso invece un aumento lento e graduale della loro incidenza, fino a un nuovo picco superiore ai 200 casi, 1/3 dei quali in età pediatrica, registrato nei primi anni 2000».

Ma il vero problema epidemiologico si registra tra i cani. Dagli ultimi dati è emerso che i focolai d'infezione oggi si collocano uniformemente in tutte le aree costiere, collinari e pedemontane della penisola. Le regioni più colpite sono quelle della costa tirrenica, del basso Adriatico e le isole maggiori dove il tasso di infezione canina è di norma superiore al 15% con microfocolai che superano il 40% nell'area napoletana e raggiungono il 60% nel catanese. Minore il rischio nelle regioni centrali e interne (5-14%) e ancora più nel nord Italia (2-4%). Le uniche aree attualmente non coinvolte sono i centri urbani delle città medie e grandi, e i rilievi montuosi sopra i 400-800 metri.

 Nel cane l'infezione viene trasmessa dal vettore (chiamato flebotomo, ovvero il comune pappatacio) durante la stagione calda e può decorrere in maniera inosservata per mesi o anni. A differenza dell'uomo, però, il 40% degli animali infetti mostra una progressione costante e inevitabile verso la forma clinica grave della malattia. Nell'uomo la leishmaniosi viscerale è una grave malattia cronica tendente ad aggravarsi nel tempo. L'incubazione è di molti mesi e l'esordio dei sintomi può avvenire in modo subdolo.

La leishmaniosi canina è costantemente presente in forma endemica in tutti i Paesi che circondano il mar Mediterraneo. Il flebotomo vive in condizioni atmosferiche tipiche delle nostre latitudini, con temperature superiori ai 15°C e ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 1.500 metri. Questo insetto è presente in tutti i continenti tranne che in Antartide, Australia e Isole del Pacifico.

All’origine dell’attuale situazione epidemiologica sembrano coinvolti più fattori concomitanti, tra i quali l’introduzione di soggetti infetti in zone dove era già presente il pappatacio a seguito dell’evoluzione del rapporto uomo-cane – “turismo con cane al seguito” – e l’adattamento dei flebotomi a nuovi habitat, anche a causa di mutamenti climatici-ambientali.

Gli insetti si adattano a vivere dove la temperatura glielo consente. Se gli inverni sono più miti anche nelle aree considerate fredde, per loro sarà facile sopravvivere. Paesi come la Gran Bretagna e il Belgio stanno comunque monitorando la situazione. Per quanto riguarda il pappatacio, vettore della leishmaniosi, è stato sorprendente rilevare che in Regioni come Piemonte, Emilia Romagna occidentale, Lombardia, Veneto, Friuli, Trentino e persino Valle d'Aosta siano stati accertati casi autoctoni di infezione da leishmania. Nella zona di Torino i casi si sono concentrati nella zona della collina.

Vi sono  forme di prevenzione sotto forma vaccinale, con un’efficacia che comunque non raggiunge il 100%, per cui è sempre fondamentale attuare la profilassi antiparassitaria che protegga anche dai flebotomi.

Una volta contratta, la leishmaniosi è difficile da curare, e comunque non guarisce mai completamente; sono pertanto necessari controlli periodici (esami del sangue). Vi sono farmaci “antibiotici” appositi da somministrare a cicli a seconda della fase della malattia, e integratori ed altri farmaci che invece vanno somministrati a vita per prevenire il riacutizzarsi della malattia e le sue conseguenze. Essere seguiti costantemente dal punto di vista medico è pertanto fondamentale.

Credits: www.wikipedia.org 

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