La toxoplasmosi è un’infezione piuttosto diffusa, che nella maggior parte dei casi non provoca sintomi rilevanti né conseguenze significative. Tuttavia, se contratta per la prima volta durante la gravidanza, può rappresentare un serio pericolo per il feto, in quanto il parassita può essere trasmesso dalla madre al bambino, con il rischio di causare aborto o malformazioni congenite.
Cos'è la toxoplasmosi e come si trasmette
La malattia è causata dal Toxoplasma gondii, un parassita monocellulare in grado di infettare numerose specie animali, uomo compreso. La principale via di contagio è l’ingestione di cibi contaminati, come carne cruda o poco cotta, verdure mal lavate o il contatto con terreni infetti. Un’errata convinzione comune è che la toxoplasmosi venga trasmessa principalmente dai gatti domestici. Tuttavia, uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha smentito questa correlazione diretta. La maggior parte dei gatti non è portatrice dell’infezione e, quando lo è, può contrarre il parassita ingerendo topi o attraverso il contatto con altri gatti infetti.
Il ruolo del gatto e le modalità di prevenzione
Il gatto è l’unico animale domestico in cui il Toxoplasma gondii può raggiungere uno stadio infettante attraverso le feci. Tuttavia, i felini eliminano le uova del parassita solo per un breve periodo, generalmente tra le 2 e le 3 settimane dopo l’infezione iniziale, sviluppando poi un’immunità permanente. Inoltre, le oocisti (uova infettanti) diventano pericolose solo dopo un’esposizione ambientale di almeno 24-48 ore. Ciò significa che la pulizia quotidiana della lettiera riduce notevolmente il rischio di trasmissione. Per prevenire l’infezione nei gatti domestici, è sufficiente nutrirli con alimenti commerciali pronti e non con carne cruda o avanzi. Anche per gli esseri umani è importante adottare precauzioni semplici, come l’uso di guanti durante la pulizia della lettiera e il lavaggio accurato delle mani.
Immunità e gravidanza
Dopo il primo contatto con il parassita, sia l’uomo che il gatto sviluppano anticorpi che offrono una protezione permanente contro nuove infezioni. Le donne che risultano già immuni alla toxoplasmosi prima della gravidanza non corrono alcun rischio e non devono adottare misure particolari.
Purtroppo, a causa della disinformazione, il gatto domestico viene spesso accusato ingiustamente di essere il principale vettore della malattia, portando molte persone ad abbandonare il proprio animale al momento di una gravidanza. In realtà, il rischio di contrarre la toxoplasmosi da un gatto domestico è estremamente basso, mentre è molto più probabile il contagio attraverso l’alimentazione o il contatto con ambienti contaminati.
In conclusione, adottando semplici misure igieniche e consapevolezza sulle reali vie di trasmissione, è possibile prevenire la toxoplasmosi senza ricorrere a decisioni drastiche nei confronti dei nostri amici a quattro zampe.

