Mar, 22 Ott, 2024

Olive, alimento simbolo della cucina mediterranea, alleato della salute da cui si ricava l'oro liquido: l'olio EVO

Olive, alimento simbolo della cucina mediterranea, alleato della salute da cui si ricava l'oro liquido: l'olio EVO

L'ulivo, Olea Europea, è una pianta molto longeva,diffusa soprattutto nell'area mediterranea. Il suo frutto, l’oliva, è una drupa composta da una parte esterna sottile, la bucciaoepicarpo, una parte centrale carnosa, lapolpaomesocarpo, ed ilnocciolooendocarpo, la parte legnosa interna, con un coloreinizialmente verde, poi, con il progredire della maturazione assume colorazioni diverse che oscillano dal rosa al porpora al nero. Ricche di antiossidanti e grassi insaturi, le olive sono la base dell'olio extravergine di oliva, una vera e prorpia spremuta di salute.

Benefici delle olive

- L'elevata presenza di lipidi apportano energia, indispensabile per supportare le funzioni fisiologiche dell’organismo. Sono quindi lo spuntino ideale per chi lavora o pratica attività sportiva

- Antiossidanti: grazie all’acido oleico stimolano la produzione di bile e favorisce la digestione

- Aumentano il colesterolo buono nel sangue, è un alleato contro le malattie cardiovascolari e alcuni tumori

- Contrastano l'assalto dei radicali liberi 

- Prevengono arterosclerosi

- Riducono la pressione

- Ostacolano l'artrite reumatoide e l’insorgenza di altre malattie degenerative

L’assenza di colesterolo nel frutto ne permette il consumo a tutti, anche a chi soffre di ipercolesterolemia, ma attenzione al sale.

Ma le olive fanno ingrassare? 

Le calorie delle olive cambiano in base alla varietà. Un etto di olive verdi apporta circa 150 calorie, quindi sono ottime anche per chi segue una dieta ipocalorica. Sono un alimento versatile e salutare,  ricco di fibre alimentari alleate dell'intestino. In una dieta equilibrata, l’apporto giornaliero di olio extravergine d’oliva dovrebbe essere di circa 3 cucchiaini. Tuttavia, se si riduce a 2 cucchiaini, mantenendo lo stesso apporto calorico, è possibile integrare nella dieta circa 6 olive nere o 8 olive verdi. 

Verdi, nere e cangianti

In Italia, la coltivazione dell’olivo è quasi ovunque e caratterizza da millenni il paesaggio, distinguendosi per la grande qualità e per la ricchezza di biodiversità. Infatti, esistono 500 diverse varietà di olive, alcune sono più adatte a produrre olio, altre sono ottime per produrre olive da tavola. Di questo prezioso frutto ne esistono diverse varietà.  Quelle dette “da mensa”, sono le più adatte alla trasformazione, appena raccolte dall’albero sono immangiabili perché risultano amarissime per via dell’alto contenuto in antiossidanti naturali: non per niente gli oli extravergini di qualità sono tutti almeno un po’ amari.  Le varietà da mensa, una volta lavorate, si distinguono per il buon sapore ed aroma del frutto, per l’elevata percentuale di polpa rispetto al nocciolo, per la consistenza della polpa, che deve essere compatta (quasi croccante) nelle olive verdi, e comunque mai molliccia per le olive nere. Indipendentemente dalle differenti presentazioni commerciali, lo scopo delle lavorazioni è sempre quello di deamarizzare le olive ed ottenere un prodotto pronto per il consumo e di buona conservabilità.

Le olive da mensa sono classificate in quattro tipologie differenti:

- verdi provengono dai frutti ancora verdi poiché raccolti durante il ciclo di maturazione, il colore è variabile, dal verde al giallo paglierino.

- cangianti provengono da frutti di colore rosa-vinoso o bruni, raccolti prima della completa maturazione (fase di invaiatura)

- nere (per ossidazione) sono ottenute da frutti ancora verdi, non completamente maturi, sono annerite tramite un processo di ossidazione e private dell’amaro grazie ad un trattamento alcalino. Devono essere mantenute in salamoia e conservate tramite sterilizzazione o qualunque altro metodo che garantisca la loro conservazione;  nere al naturale provengono da frutti molto maturi

Come si conservano?

Le olive si possono consumare e conservare in vari modi, come le olive in salamoia o sotto sale che ne preserva sapore e freschezza. Tra le varietà più celebri ci sono le olive taggiasche, piccole e saporite, usate spesso nei piatti liguri, senza dimenticare una delle ricette più famose come le olive ascolane, tipiche delle Marche, ripiene e fritte. Una bontà unica, così come il patè di olive, un delizioso condimento spalmabile su pane o crostini per uno stuzzicante aperitivo.

Controindicazioni

Il valore energetico ipercalorico delle olive ne consiglia un consumo limitato durante i regimi dimagranti. La ricchezza in grassi deve indurre a tenere sotto controllo anche il quantitativo di questi lipidi, assunto nella giornata. Infatti l’eccesso di grassi, anche se buoni, può causare problemi, di peso e di accumulo di tessuto adiposo.

Cautela particolare nel mangiare olive in salamoia, molto ricche di sale. Le olive devono essere consumate con moderazione soprattutto dalle persone con disfunzioni dei reni o ipertensione 

In cucina

Le olive sono molto versatili in cucina. Al naturale sono ottimi snack per aperitivi o elementi per un buffet, in insalate, come quella “greca”,  nell’impasto del pane o delle focacce o sulla pizza; in molti sughi, come gli spaghetti alla puttanesca o il coniglio alla cacciatora, nelle verdure in padella o in umido. 

Proprietà cosmetiche dell’olio e delle olive

L’olio extravergine di oliva (EVO) e le olive contengono sostanze antiossidanti e antietà benefiche per la pelle. In più contengono vitamina E che protegge e idrata la cute. La cosmesi utilizza preparati a base di olive e olio, come gli “oleoliti”, prodotti lenitivi e di bellezza per levigare la pelle.

Curiosità

Secondo la mitologia greca fu Atena a piantare in Grecia l’olivo in una disputa con Poseidone per il possesso dell’Attica. Ecco perché gli olivi furono considerati sacri (oltre che emblema di castità). Non solo era proibito bruciarne il legno, ma si puniva severamente chi li danneggiava. Perfino gli Spartani, quando saccheggiarono Atene, li risparmiarono temendo la vendetta degli dei.

Essendo sempre verde l’olivo è stato preso come simbolo della sapienza che rivela la via della giustizia. Nella Bibbia è indicato come simbolo di vita e di speranza. L’olio, oltre che alimento vitale è anche elemento della consacrazione, segno di benedizione, fonte di luce, lenisce le piaghe, fortifica gli ammalati, rende splendente il corpo, onora l’ospite.

La colomba che fa ritorno all’arca di Noé con un ramoscello di olivo nel becco è emblema della ritrovata pace tra Dio e gli uomini.

Nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme c’è la lastra dell’unzione sulla quale il corpo del Cristo fu cosparso di balsami. Su questa lastra ardono delle “lampade a olio” ognuna rappresentante una confessione religiosa. L’olio ancora oggi è utilizzato per i sacramenti: quello catecumenale per i battesimi, quello crismale per la cresima, quello unzionale per gli infermi gravi e ce n’è uno anche per l’ordinazione sacerdotale.

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