Mar, 14 Ott, 2025

Piemonte, Fondo Vita Nascente: Disabato "lo scandalo continua. Soldi pubblici in mano alle associazioni antiabortiste"

Piemonte, Fondo Vita Nascente: Disabato "lo scandalo continua. Soldi pubblici in mano alle associazioni antiabortiste"

Non si placa la bufera sul cosiddetto “Fondo Vita Nascente”. Anzi, con le rendicontazioni del bilancio di previsione 2023 alla mano, la vicenda assume contorni sempre più sconcertanti: 940 mila euro di soldi pubblici, ripartiti in maniera “forfettaria” tra 16 associazioni del privato sociale (58.750 euro a testa), con un unico compito: intercettare donne che intendono interrompere la gravidanza.

«Una cifra "mostruosa" tolta direttamente dal capitolo del welfare - polemizza senza mezzi termini la consigliera del Movimento 5 Stelle, Sarah Disabato -  e consegnata dall’assessore regionale Maurizio Marrone a realtà che nulla hanno a che fare con la tutela pubblica e strutturale delle famiglie. Il tutto con criteri di riparto mai chiariti, controlli inesistenti e una gestione che puzza di discrezionalità politica lontano un miglio». 

I numeri parlano chiaro: il 15% dei finanziamenti può andare a personale e consulenze, il 5% alla propaganda, un altro 15% a formazione e il resto in un calderone indistinto. «Già così basterebbe per indignarsi - prosegue .- Ma la realtà è persino peggiore: 326 mila euro sono stati bruciati in affitti, bollette e mutui, demandando alle associazioni la gestione di problemi abitativi che dovrebbero ricadere, per legge e buon senso, sull’assessorato con politiche pubbliche strutturali ed eque».

Il risultato? «Situazioni paradossali: famiglie numerose, spesso straniere (anche con più di 5 figli), lasciate alla mercé di enti privati che non hanno né competenze né strumenti per affrontare casi complessi - aggiunge Disabato. - In alcuni report si citano persino episodi di violenza domestica, affidati non a operatori qualificati, ma a volontari pescati in associazioni di ispirazione confessionale». 

La politica delle mancette sulla pelle delle donne

La verità è una sola per la consigliera pentastellata: «il Fondo Vita Nascente è propaganda mascherata da welfare. Soldi pubblici usati per sostenere l’agenda delle associazioni antiabortiste, in nome di una politica che vuole erodere, pezzo dopo pezzo, la legge 194 e il diritto delle donne alla libera scelta».

E aggiunge ancora «Non è un caso: la linea della Giunta Cirio è chiara, e il rischio è che questa pioggia di soldi continui anche nel 2024 e 2025. Il tutto nella più totale mancanza di trasparenza, con rendicontazioni fumose che fanno acqua da tutte le parti». 

Da questi presupposti, la richiesta di stop al fondo per investire sui servizi veri «Basta bonus e mancette, basta elemosine propagandistiche che non aiutano nessuno. Se davvero si vuole sostenere le famiglie, le misure da prendere sono altre: rafforzare i consultori, aumentare i fondi per la prima infanzia, abbattere le rette degli asili nido» perchè conclude Disabato «Investire sull’antiabortismo non è aiutare le donne, ma fare esattamente il contrario. E finché non ci sarà un dietrofront sul Fondo Vita Nascente, continueremo ad assistere a un indegno sperpero dei soldi dei cittadini piemontesi».

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