Defibrillatore e primo soccorso: in Piemonte tutti gli studenti delle superiori impareranno a salvare vite
Quando, lunedì 15 settembre, l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi ha annunciato l’intenzione di estendere a tutte le scuole superiori piemontesi la formazione all’uso del defibrillatore e alle manovre di primo soccorso, ha messo in campo non solo una misura educativa, ma un vero e proprio atto di salute pubblica.
In un contesto in cui le malattie cardiovascolari - e in particolare l’arresto cardiaco improvviso - restano una delle cause principali di morte, questa scelta assume la portata di un intervento che entra in piena sintonia con le campagne di prevenzione e sensibilizzazione.
La Giornata Mondiale del Cuore in Piemonte
L’annuncio è stato fatto durante la conferenza stampa di lancio della Giornata Mondiale del Cuore in Piemonte, promossa dall’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione “Lorenzo Greco” onlus in collaborazione con la Regione e le aziende sanitarie (per l’ASL TO4, distretto di Ciriè, erano presenti il dottor Gaetano Senatore e il dottor Stefano Dinatale).
La Giornata Mondiale del Cuore (World Heart Day) - celebrata ogni anno a livello globale - è un’occasione dedicata all’informazione, alla prevenzione e alla diagnosi precoce delle patologie cardiovascolari, promossa dalla World Heart Federation e coordinata in Italia dall’AICR “Lorenzo Greco”.
La campagna “Piemonte per il tuo Cuore”
In Piemonte, la campagna coprirà l’intero territorio regionale con un roadshow di sensibilizzazione in tutte le province. Saranno coinvolti medici, infermieri, volontari, studenti e cittadini in attività di screening, consulenze, informazione sui fattori di rischio e dimostrazioni di manovre salvavita. Il 29 settembre, in particolare, la Mole Antonelliana e il Grattacielo della Regione Piemonte saranno illuminate di rosso come simbolo visivo di adesione alla campagna.
Gli obiettivi
Durante la conferenza stampa di lancio, tenutasi presso il Grattacielo della Regione Piemonte, sono stati illustrati i principali obiettivi della campagna regionale per la Giornata del Cuore e l’iniziativa di formazione scolastica. L’assessore Riboldi ha spiegato che la Regione sta studiando un piano formativo per insegnare agli studenti delle superiori le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP) e l’uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) all’interno dei percorsi scolastici. È stata sottolineata l’importanza di ridurre i tempi di intervento quando si verifica un arresto cardiaco improvviso, per aumentare le possibilità di sopravvivenza prima dell’arrivo dei soccorsi professionali. Inoltre, la Regione Piemonte si è impegnata a promuovere corsi di formazione non solo per gli studenti, ma anche per il personale scolastico, così da trasformare le scuole in spazi “cardioprotetti”.
I relatori hanno anche ribadito che queste misure devono integrarsi con la prevenzione sul territorio: screening, consulenze sullo stile di vita, educazione ai fattori di rischio. Prevenzione primaria, diagnosi precoce e intervento rapido restano i tre pilastri della lotta contro le malattie cardiovascolari.
Perché la formazione è fondamentale
L’annuncio di Riboldi è un punto di svolta: trasforma le scuole in centri non solo di istruzione, ma anche di promozione attiva della salute. Ma perché è così importante insistere sulla formazione e sulla diffusione del defibrillatore e delle manovre di rianimazione?
- Intervento salvavita nei minuti cruciali – L’arresto cardiaco improvviso è un’emergenza in cui ogni secondo conta. Senza un intervento tempestivo, le possibilità di sopravvivenza precipitano. Formare i giovani significa moltiplicare le probabilità di intervento efficace prima dell’arrivo del 118.
- Riduzione della mortalità pre-ospedaliera – Molti decessi avvengono prima dell’arrivo in ospedale. Educare al riconoscimento dei segnali di allarme e all’uso del defibrillatore può ridurre significativamente queste morti.
- Cultura del soccorso e della prevenzione – Non si tratta solo di tecniche di emergenza, ma anche di consapevolezza sui rischi cardiovascolari, sull’attività fisica, sulla dieta e sul fumo.
- Effetto a lungo termine – Gli studenti formati oggi diventeranno adulti più consapevoli e in grado di portare queste competenze in famiglia, nello sport e nella vita quotidiana.
- Riduzione del gap temporale nei soccorsi – Intervenire nei minuti immediatamente successivi al collasso aumenta in modo decisivo le probabilità di esito favorevole.
Verso comunità cardioprotette
L’iniziativa di formare gli studenti delle scuole superiori all’uso del defibrillatore non è solo un gesto simbolico, ma un vero spartiacque nella costruzione di comunità più sicure e cardioprotette. Si inserisce perfettamente nella cornice della Giornata Mondiale del Cuore, che quest’anno in Piemonte prevede un roadshow, screening, informazione pubblica e una mobilitazione sociale. Perché la formazione produca risultati concreti, tuttavia, è necessario un piano più ampio: dotazione diffusa di defibrillatori; protocolli di manutenzione; aggiornamenti regolari delle competenze; campagne di sensibilizzazione rivolte a tutta la popolazione.
Solo così gli annunci potranno tradursi in vite salvate e in un cambiamento culturale duraturo.