A 30 anni dall'omicidio della giornalista e del suo operatore, molti misteri restano ancora da svelare
Voleva raccontare la verità partendo sempre ed esclusivamente da fonti certe. Stava seguendo, da Mogadiscio come inviata del TG3, la guerra civile scoppiata in Somalia e per indagare, giornalisticamente parlando, su un traffico di armi e rifiuti tossici illegali, in cui erano probabilmente coivolte anche istituzioni italiane.
Ilaria Alpi, una giornalista vera, a tutto tondo, capace di fare il suo lavoro, non inventando notizie per fare click come usa oggi, ma lavorando sul campo a rischio della propria stessa vita. Quella vita che perse proprio per quello che aveva scoperto e stava scoprendo - una verità troppo scomoda per essere raccontata - il 20 marzo del 1994, insieme al cineoperatore Miran Hrovatin.
Il ricordo e il lavoro di Ilaria Alpi saranno, a Volpiano, al centro della presentazione del libro di Gigliola Alvisi "Ilaria Alpi. La ragazza che voleva raccontare l’inferno. Storia di una giornalista" (Rizzoli), martedì 9 aprile alle 17,30, in sala "Maria Foglia" (via Trieste 1), organizzata dalla biblioteca comunale, in collaborazione con l’Istituto comprensivo cittadino.
«Le mafie vogliono fermare chi informa - spiega l'assessora alla Cultura, Barbara Sapino -. In collaborazione con i ragazzi della scuola media incontriamo l’autrice intervistandola sul suo libro. Sarà un’intera mattinata dedicata agli incontri con le classi e un incontro pomeridiano aperto ai volpianesi, con la moderazione fatta dai ragazzi e dalle ragazze che a scuola hanno lavorato sulla lettura del libro che tratta il traffico dei rifiuti tossici tra Europa e Africa. Il progetto “Legalità e territorio” prevede, inoltre, incontri a scuola con il sindaco e l’amministrazione comunale, incontri con i volontari della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e del Nucleo Cinofili con visita alla loro sede, in un bene confiscato alla criminalità organizzata, e il laboratorio teatrale con rappresentazione inerente agli argomenti trattati. L’Amministrazione crede molto nel trasmettere ai giovani il valore di comportamenti responsabili e ispirati al senso civico, alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali».