Lunedì 22 gennaio è stata festeggiata dalla sua famiglia e ha ricevuto la visita del sindaco
A guardarla bene Maria Raimondo, 100 anni tondi compiuti il 17 gennaio, tutto sembra fuorchè una centenaria, lucida e attiva com'è. Ma l'anagrafe non mente...
Maria Raimondo è una volpianese doc, di quelle con il pedigree. Nata e cresciuta nel paese alle porte del Canavese, ha fatto per una vita la parrucchiera. Sotto le sue abili mani sono passate centinaia di donne volpianesi e da quando è in pensione non si è mai fermata «è del tutto autonoma, cura il suo giardino, ha da fare in lavanderia - racconta il figlio Adriano Arietti - non vuole badanti. Se la cava da sola e quando viene da me a Milano, dove abito e lavoro, dopo qualche giorno si annoia senza la sua routine quotidiana e vuole tornare a Volpiano».
Ultima nata con una sorella gemella, Maria aveva anche un fratello e altre due sorelle, scomparse anche loro ad un'età decisamente molto avanzata, una delle sue sorelle addoirittura a 103 anni, Maria ha vissuto il tragico periodo della seconda guera mondiale, ha visto l'Italia risorgere dalle sue ceneri, il boom economico e tutta la storia italiana che ne è conseguita in questi decenni.
Di cose da raccontare ne avrebbe davvero tantissime, ma qual è il suo segreto non solo di longevità ma anche di salute, perchè Maria nonostante le cento primavere che le pesano sulle spalle tutto sommato sta bene. La sua risposta è una sola di cui forse tutti dovremmo far tesoro «tanto lavoro e mangiare poco».
E proprio il grande senso del lavoro è quello che ha trasmesso ad Adriano, il suo unico figlio «il grande senso del lavoro che mia madre ha avuto sin da ragazza e che mi ha trasmesso è stata la premessa per riuscire nella vita».
Com'è tradizione, lunedì 22 gennaio, Maria è stata festeggiata, non solo Adriano e la sua famiglia, ma anche dalle nipoti che vivono proprio a Volpiano e ha ricevuto la visita, del sindaco Giovanni Panichelli che le ha consegnato, a nome della comunità, un attestato di congratulazioni.
«Avere l’opportunità - commenta Panichelli - di incontrare, dialogare e farsi raccontare aneddoti volpianesi da persone come Maria è un'esperienza meravigliosa che arricchisce sempre».