Serata di grande spessore sociale, civile e culturale sabato scorso con lo spettacolo "Il mare a cavallo"
Tutto esaurito in sala polivalente "Maria Foglia" sabato 27 gennaio per lo spettacolo "Il mare a cavallo", la produzione Tedacà in collaborazione con Casa degli Alfieri e associazione Toto nell'ambito della rassegna "No Mafia 2024".
Lo spettacolo scritto da Manlio Marinelli con la regia di Luca Bollero, ha portato in scena grazie alla bravissima ed intensa attrice Antonella Delli Gatti la storia di Felicia Bartolotta, una madre straziata dal dolore per la morte del figlio, ma non vinta e caparbiamente impegnata a veder riconosciuta la sua innocenza. Il figlio è Peppino Impastato, il giovane, attivista e giornalista, simbolo della lotta alla mafia che non ha esitato a combattere questo cancro della società in una Sicilia che ancora negava l'esistenza di questa nefanda organizzazione criminale.
Si tentò di far passare la morte di Peppino, avvenuta a Cinisi il 9 maggio 1978 come un attentato terroristico finito male, ma sua madre Felicia e i suoi amici e sostenitori sapevano bene com'era andata. Felicia si unì a loro per dimostrare l'innocenza di suo figlio e portare all'attenzione di tutti quello che la mafia aveva fatto per chiudergli per sempre la bocca. Ma il risultato di quell'esecuzione mafiosa a sangue freddo ottenne l'esatto contrario. Peppino continua a vivere nella memoria di tutti come esempio di coraggio e legalità.
Lo spettacolo di sabato sera a Volpiano ne è stato un esempio lampante visto il numero di spettatori accorsi per vederlo. Spettacolo che negli anni ha sempre più ottenuto consensi ed è stato rappresentato un po' ovunque sia per la bravura dell'attrice come lei stessa ha sostenuto «cresciuta artisticamente e umanamente proprio con questa rappresentazione», che ormai da 10 anni gira l'Italia ottenendo sempre entusiastici consensi, sia per il personaggio che riesce ad ogni spettacolo a trasferire emozioni forti e fondamentali dell'animo umano, ma anche un messaggio di forza e coraggio.
Ospite d'onore della serata è poi stata Luisa Impastato, figlia di Giovanni e nipote di Felicia, che ha ripercorso con tenerezza ed emozione il coraggio, la tenacia e l'intelligenza di sua nonna, che ha avuto la fortuna di conoscere e che come ha sottolineato Luisa si è sempre ribellata al patriarcato rifiutando di sposare chi le veniva imposto dalla famiglia. Ma anche una donna estremamente attenta alla memoria per portare la storia di Peppino alla conoscenza di tutti e alla creazione di una rete della memoria. In conclusione ha poi ribadito quanto sia importante la cittadinanza attiva per lottare contro le ingiustizie sociali di cui suo zio Peppino e sua nonna Felicia ne sono diventati il simbolo.
Una serata di grande anzi grandissimo spessore culturale, sociale e dell'impegno civile che ha visto la presenza in sala non solo del sindaco Giovanni Panichelli, ma anche del presidente del Consiglio comunale Emanuele De Zuanne, della vicesindaca Irene Berardo, dell'assessore Marco Sciretti che ha introdotto la serata elogiando il lavoro che da tempo svolge l'associazione Toto sulla legalità e la memoria.
Per l'occasione in ala polivalente è stata anche allestita un'installazione di scatole sovrapposte con frasi e pensieri e una mostra fotografica delle numerosissime iniziative e attività che l'associazione Toto ha svolto negli anni.
