Dom, 28 Apr, 2024

A 20 anni dalla strage di Nassiriya, Caselle ricorda il sacrificio degli italiani nella missione di pace "Antica Babilonia"

Celebrazione al monumento con omaggio floreale del Comune e dei Carabinieri

In occasione delle celebrazioni per il ventesimo anniversario della strage di Nassiriya, avvenuta in Iraq il 12 novembre 2003 il Comune di Caselle che ai morti di quell'attentato ha dedicato un monumento e un piazza, ha celebrato, ieri, lunedì 13 novembre, la memoria di quel tragico momento alla presenza dei Carabinieri in servizio e in congedo, Polizia Locale, Alpini di Caselle e Borgaro, Bersaglieri borgaresi e tante associazioni che con i loro labari e la loro presenza hanno voluto sottolineare l'importanza del ricordo.

Visibilmente emozionato il sindaco Giuseppe Marsaglia ha ricordato chi ha dato la vita per il nostro Paese - carabinieri, alpini e forze armate in generale -. Dal 1948 ad oggi sono stati impegnati in ben 120 missioni di pace sotto l'egida dell'ONU, 35 attualmente in corso.

 «A 20 anni di distanza da quel tragico 12 novembre è ancora più che mai vivo il ricordo degli italiani caduti in Iraq - ha esordito Marsaglia - e non solo nella memoria dei loro cari che hanno sofferto e ancora soffrono per la perdita, ma devono essere fieri di questo sacrificio fatto per un bene supremo, come è la pace.   Costruire la pace nei territori di guerra è un gesto nobile e rappresenta l’identità del nostro Paese ma, proprio in questo particolare momento storico, dobbiamo essere sempre più consapevoli che significa anche rischiare la vita in prima persona. E per questo, dobbiamo essere sempre grati alle nostre forze armate».

A Nassiriya, 20 anni fa, si è consumato, durante la missione "Antica Babilonia", il più grave attentato terroristico subito dall'Italia. I Carabinieri e l'Esercito avevano stabilito il proprio quartier generalenella base “Maestrale” della città irachena, quando un camion carico di 400 chili di tritolo e liquido infiammabile venne lanciato contro l'ingresso. Persero la vita 28 persone tra cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari, un cooperante internazionale e un regista) e 9 iracheni. E il conto sarebbe potuto essere ben più alto se non fosse intervenuto il carabiniere Andrea Filippa, di guardia al portone, che impedì agli attentatori di entrare.

Alla celebrazione di ieri ha presenziato anche la vicesindaco Giuliana Aghemo, il comandante della locale stazione Carabinieri, Fabio Fornaiolo, il comandante della Polizia Locale, Alesaandro Teppa e i consiglieri di opposizione Endrio Milano e Luca Baracco.

 

 

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