Ieri, venerdì 23 maggio, il Palatenda ha ospitato un evento intenso e partecipato in occasione della Giornata della Legalità, per ricordare la strage di Capaci del 23 maggio 1992, in cui furono assassinati il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Montinaro, Schifani e Dicillo, alla presenza di circa ottanta alunni dell’Istituto Comprensivo di Caselle e dei ragazzi e ragazze del CCRR, insieme alla Commissione Pari Opportunità e Legalità del Comune.
Ad aprire l'incontro è stato Roberto Mangalaviti, membro della CPO, che ha ricordato con parole commosse il valore del sacrificio di Falcone e della sua scorta, sottolineando quanto sia fondamentale coinvolgere i giovani: «Voi siete il futuro. Ricordare è importante, ma ancora più importante è imparare a riconoscere l’ingiustizia e a combatterla insieme».
Il sindaco Giuseppe Marsaglia, ringraziando le forze dell’ordine e gli insegnanti, ha ribadito l'importanza del rispetto delle regole e del ruolo della scuola nella lotta alla mafia: «La cultura e il rispetto dell’altro sono armi potenti contro ogni forma di violenza. La mafia si combatte anche con l’esempio quotidiano».
Particolarmente toccante è stato l’intervento della dirigente scolastica Pina Muscato, che ha richiamato l’eredità morale lasciata da Falcone e Borsellino: «Le persone passano, ma le idee restano. Ricordare i loro nomi serve a impedire che simili tragedie si ripetano». E infine ha letto il messaggio del Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara inviato a tutte le scuole italiane.
Durante la mattinata, gli studenti hanno presentato disegni, testi e riflessioni, dimostrando grande partecipazione e consapevolezza. Un segnale forte, in una giornata che non è solo memoria, ma anche impegno concreto per costruire un futuro più giusto.