I Giardini della Reggia di Venaria a partire da ieri, venerdì 21 giugno fino al 10 novembre ospitano “Bestiario" di Luigi Mainolfi.
Autore campano, ma torinese di adozione, Mainolfi ha cominciato a realizzare sculture già a partire dagli anni '70 avvicinandosi all’arte contemporanea e di avanguardia. Alla Reggia di Venaria era già stato ospite per la mostra “Un’infinita bellezza” e ora porta oltre 20 sculture che rimandano ai codici medievali con animali reali e immaginari, ma anche alla zoologia fantastica di Jorge Luis Borges.
Creature fantastiche e mutanti che l’artista ha realizzato tra il 1978 e il 2020. Già autore del Bestiario del Sole con le sue policrome creature metamorfiche tra mito e fiaba, le sculture a tema zoomorfo è a lui molto caro.
Sulle terrazze della Torre dell’Orologio sono posizionate le caprette blu, lo struzzo, le gabbie, il cervallo piramide e il solcavallo, realizzati come un disegno in ferro.
Oltre la Corte d’onore, nel Loggiato della Sala di Diana, Alatino e le coloratissime bandiere zoomorfe. Nel Gran Parterre del Parco Alto ecco le centaure, titan e poi apesse e altri animali dai nomi e dalla forma immaginifici: Malat, Nominon femina e Nominon oro, Scosso, i Silontes e Soltitan.
Nella Cappella di Sant’Uberto emergono due isole, sculture dall’aspetto di grandi conchiglie di bronzo con marmo, legno e acqua, sospese su acuminati peduncoli, come acquasantiere, approdate da lontani archipelaghi.
La mostra “Mainolfi/Sculture Bestiario” è compreso in tutti i biglietti della Venaria Reale (per la Cappella di Sant’Uberto è necessario il biglietto della Reggia).
Info: 011/4992333. - www.lavenariareale.it
Credits: Consorzio delle Residenze Reali Sabaude