L'ambizioso progetto della fondazione MedSea che ha già visto la messa a dimora di 20.000 esemplari nel golfo di Oristano
La Posidonia oceanica è una pianta marina endemica del Mediterraneo, della famiglia delle angiosperma, importantissima per gli ecosistemi del Mediterraneo sia dal punto di vista ecologico che climatico, infatti, può essere molto importante per ripristinare gli habitat marini particolarmente deteriorati.
Questa pianta riesce a 'rimpolpare' di ossigeno, attraverso la fotosintesi, i nostri mari, di assorbire anidride carbonica 35 volte in più rispetto ad un albero tropicale, offre cibo e rifugio a più di un quarto della fauna marina ed è in grado di stabilizzare il fondale marino, regolandone l’acidità oceanica, e agendo sul consolidamento dei litorali sabbiosi soggetti a erosione costiera.
Per questo nel 2022, MedSea, la fondazione formata da ricercatori impegnati nella tutela del mare e nella gestione sostenibile delle zone costiere, ha piantato più di 20.000 piante di Posidonia oceanica a sud della Sardegna che ha già portato alla ricostruzione delle praterie presenti nel Golfo di Oristano.
Inoltre il posidonieto, ossia la presenza di notevoli masse di foglie in decomposizione (dette banquette) sulla spiaggia antistante è considerato un buon bioindicatore della qualità delle acque marine costiere. Questi ammassi, per quanto fastidiosi per l’industria turistica, proteggono le spiagge dall’erosione.
Non solo: MedSea dal 2017, quando è stata fondata, ha deciso di portare a termine, in cinque anni, 12 progetti per proteggere le specie marine e ripulire i fondali da quantità importanti di plastica. In questo modo, nel corso del tempo, si è già ripristinata una sostanziosa fetta di habitat marino per le creature che vi abitano.