Gio, 30 Gen, 2025

Lo scrittore e storico Dino Ramella riscopre la figura di aviatore del Duca Amedeo d’Aosta. Al Castello Della Rovere di Vinovo

Sabato 30 novembre presso la sala conferenze del castello Della Rovere di Vinovo, lo scrittore Dino Ramella ha presentato ad un folto e numeroso pubblico , la sua opera dal titolo "Amedeo Duca d’Aosta, il principe aviatore" edito da Priuli e Verlucca .

Lo scrittore torinese, molto attento ai dettagli che inserisce con parsimoniosa franchezza nei suoi racconti, da tempo ama mettere in evidenza aspetti tipici ma poco conosciuti di personaggi famosi che nel tempo hanno lasciato una traccia profonda nella storia italiana.

Amedeo d’Aosta è stato senza dubbio un esponente di spicco della grande famiglia di Casa Savoia, una persona bella fisicamente, tanto da essere paragonato al famoso attore statunitense Gary Cooper, dotato di una innata finezza, elegante qualsiasi fossero gli indumenti da lui indossati: assieme al cugino ed erede al trono Umberto principe di Piemonte ha sicuramente fatto sognare molte giovanissime italiane. Ma nello specifico impressionava l’interlocutore di turno per il genuino sorriso intriso di simpatia che regalava a tutte le persone che incontrava sulla sua strada, per la sua educazione, sobrietà ed attaccamento al dovere, fino all’estremo sacrificio, quando nel corso della seconda guerra mondiale, comandante delle truppe italiane trincerate sull’Amba Alagi, ultimo caposaldo in mano al Regio Esercito in Africa Orientale, il 17 maggio 1941 fu costretto ad arrendersi al nemico inglese: riconoscendo il valore dei soldati italiani, i britannici concessero l’onore delle armi al contingente italiano accompagnando l’uscita dal ridotto difensivo dei superstiti al suono delle cornamuse che intonarono una triste melodia delle Highlands scozzesi intitolata “Flowers of the forest”, un omaggio di grande impatto emotivo che tutto il pubblico presente in sala ha potuto cogliere attraverso il filmato originale del tempo che Ramella ha riprodotto in un breve quanto esaustivo book trailer dedicato alla figura di militare del Duca Amedeo d’Aosta che morì di malaria in prigionia, malattia che da tempo minava la salute di questo sempre sorridente eterno ragazzo, alto più di due metri, una caratteristica di famiglia. 

L’autore si è poi soffermato su molti aspetti della passione per il volo dimostrata da Amedeo, citando aneddoti e curiosità del tempo.

Ospite d’onore il generale Urbano Floreani, comandante del V Reparto “Comunicazione” Stato Maggiore di Aeronautica ed ex Comandante del 4° Stormo Caccia “Amedeo d’Aosta”. A presentare l’evento il presidente dell’associazione vinovese Amici del Castello, Mauro Bruna, che ha poi lasciato la parola all’autore del testo che ha ricordato la figura della studiosa Maura Aimar, presidente del Coordinamento Sabaudo prematuramente scomparsa nel 2023, amica e collaboratrice di diversi eventi con l’Associazione Internazionale Regina Elena che lo stesso Ramella ha ringraziato per il patrocinio della giornata di studio e rappresentata per l’occasione dal vice presidente nazionale Pierangelo Calvo presente tra il pubblico.

Diversi congedati dell’arma aeronautica hanno assistito alla presentazione del libro seguendo con grande interesse l’intervento del Comandante Floreani. Presente anche il responsabile del museo fotografico di Isola d’Asti Luigi Corino, che da sempre collabora attraverso il suo archivio fotografico, ad impreziosire gli scritti ed i racconti di Dino Ramella. Questo è stato l’ultimo approfondimento storico letterario a supporto della mostra allestita nelle sale del Castello di Vinovo a ricordo della Regina Elena e della figlia Principessa Mafalda di Savoia, tragicamente scomparsa nel lager tedesco di Buchenwald nell’agosto del 1944: nelle precedenti giornate erano stati protagonisti con i loro testi e racconti, Luciano Regolo condirettore di Famiglia Cristiana e Massimiliano Brunetto, storico di Vinovo.

La mostra ha riscontrato molti pareri favorevoli dal pubblico in visita e non solo, come testimonia una lettera giunta da un appassionato di storia sabauda dallo Stato dell’Illinois, USA, che chiedeva la possibilità di avere un catalogo degli oggetti esposti.

Prima della chiusura della mostra, domenica 1 dicembre, il presidente del Coordinamento Sabaudo Milo Ferrua, ha consegnato, a nome del segretario del Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi, Andrea Carnino, un attestato di stima al genealogista carmagnolese Mauro Novaresio, autore alcuni anni fa assieme allo storico e studioso Marco Di Bartolo della ricostruzione dell’albero genealogico di Papa Bergoglio e presente in mostra con alcuni oggetti in ceramica prodotti artigianalmente.

Bruna ha ringraziato Roberto Lattini, già presidente del circolo modellismo Michelin di Torino, per aver fatto da tramite tra le diverse associazioni al fine di preparare al meglio l’allestimento dell’esposizione, in particolare con la sarta e storica del costume Silvia Porino di Torino.

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