C’era una volta un giardino privato, nel cuore del quartiere tra via San Marchese e via Bassi, dove a dominare erano l’incuria e il degrado. Un angolo verde dimenticato, che per anni ha suscitato sconforto e rabbia tra i residenti del rione. Oggi, invece, quello stesso spazio è tornato a vivere. È diventato un punto di ritrovo per i bambini del quartiere e per le famiglie, che da tempo sognavano un luogo sicuro e accogliente dove giocare, passeggiare, trascorrere i pomeriggi con i nonni.
Una riqualificazione nata dal basso
A ridare dignità al giardino sono stati proprio gli abitanti del quartiere, che tra aprile e maggio hanno unito le forze in un’iniziativa spontanea e concreta. Senza clamore, ma con tanto impegno, ognuno ha fatto la sua parte: c’è chi ha ridipinto le panchine, chi ha potato le siepi e gli alberi, chi si è occupato di falciare l’erba alta. Un lavoro di squadra che ha trasformato un’area abbandonata in uno spazio vivo e curato, simbolo di partecipazione e senso civico. Siamo nel quartiere di Altessano, nelle cosiddette “case rosa”: un contesto popolare dove spesso a prevalere sono le difficoltà, ma dove in questo caso ha vinto lo spirito di comunità.
«Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che, con impegno e spirito di comunità, hanno deciso di rimettere in ordine il giardino tra queste vie – ha dichiarato il sindaco Fabio Giulivi –. Un gesto concreto di cura per il proprio quartiere, che merita davvero un applauso».
Un giardino privato che (per ora) resta tale
Nonostante l'entusiasmo, resta il nodo della proprietà: il giardino, infatti, è ancora un’area privata, appartenente ai tre palazzi che lo circondano. «Nei mesi scorsi – ha spiegato il sindaco insieme all’assessore Giuseppe Di Bella - con il supporto degli uffici tecnici e dell’avvocatura comunale, abbiamo valutato la possibilità di acquisirlo a patrimonio pubblico. Tuttavia, le convenzioni edilizie in vigore prevedono una quota di verde privato vincolato, che deve essere mantenuta. Al momento, quindi, non è possibile procedere con l’acquisizione».
Nonostante questo limite, l’azione dei cittadini ha restituito vita e funzione a uno spazio dimenticato, trasformandolo in un luogo di socialità, incontro e festa.
Una festa per celebrare la rinascita
Lunedì 9 giugno, il giardinetto è tornato a essere anche un luogo di festa: una breve celebrazione ha coinvolto bambini, genitori e nonni, tutti protagonisti della rinascita del giardino. Presenti anche l’assessore Giuseppe Di Bella, i consiglieri comunali Rossana Schillaci e Stefano Mistroni, che hanno plaudito l’iniziativa dei cittadini e sottolineato l’importanza di queste esperienze di cittadinanza attiva.