Con l’arrivo dell’estate, il tema delle attività per bambini e ragazzi torna al centro dell’attenzione, questa volta sotto la lente del principio di uguaglianza. Un’interrogazione è stata protocollata ieri, martedì 10 giugno, dal consigliere di Progetto Caselle 2027, Endrio Milano, per evidenziare una questione fondamentale: l’accessibilità e l’equità nell’offerta dei centri estivi sul territorio.
«Nel nostro territorio molte associazioni, sportive e non solo, si dedicano durante tutto l’anno a progetti educativi e ricreativi rivolti ai giovani - spiega Milano -. Durante i mesi estivi, queste realtà, insieme al Comune, organizzano centri estivi ed esperienze simili. Un’offerta dunque varia e ricca, ma caratterizzata da costi differenti e servizi eterogenei».
Sempre più spesso, però, le famiglie sono costrette a scegliere le soluzioni estive in base alla sostenibilità economica piuttosto che alla qualità dell’offerta «Una situazione che rischia di accentuare le disuguaglianze - aggiunge Milano - soprattutto tra i più giovani».
Richiamando, quindi, l’articolo 3 della Costituzione, l’interrogazione sottolinea l’importanza di garantire pari opportunità per tutti i bambini e i ragazzi, anche durante l’estate.
La proposta di Milano è dunque che «Il Comune inizi fin da ora a lavorare in rete con tutte le realtà associative del territorio, per costruire per il 2026 un’unica e coordinata offerta di “Estate Ragazzi”. Un progetto che potrebbe garantire maggiore equità, trasparenza e una distribuzione più uniforme delle risorse».
L’interrogazione chiede infine che venga coinvolta fin da subito la Consulta delle Associazioni, per dare avvio a una programmazione condivisa, capace di valorizzare le energie del territorio e rispondere con maggiore efficacia alle esigenze delle famiglie.