Ven, 4 Ott, 2024

Botta e risposta tra maggioranza e opposizione «Giulivi faccia un piacere alla città: si dimetta»

Botta e risposta tra maggioranza e opposizione «Giulivi faccia un piacere alla città: si dimetta»

Mentre il sindaco Fabio Giulivi smentisce la crisi nella sua maggioranza , le opposizioni continuano a chiedere le sue dimissioni, soprattutto dopo la baruffa nel Consiglio comunale di martedì scorso.

Ieri sera, mercoledì 2 ottobre,  tutti i consiglieri di minoranza uniti nella sede del PD - Raffaele Trudu, Rossana Schillaci e Stefano Mistroni (Pd); Davide De Santis (M5S); Marichiara Catania e Alessandro Brescia (Lista civica Uniti per cambiare) - hanno ribadito la loro richiesta, come già avevano fatto durante la seduta in seconda convocazione del parlamentino venariese

Il motivo? Lo ha spiegato Mistroni «ci troviamo davanti ad una maggioranza unita e capace di governare ancora? Direi di no a quanto si è visto all'ultimo Consiglio comunale. Se due consiglieri chiedono esplicitamente di formare un gruppo di misto di maggioranza, un assessorato e non votato il bilancio consuntivo di esercizio...e addirittura al momento del voto escono dall’aula,  non è certocolpa della minoranza. Il bilancio consolidato è arrivato alla fase della votazione, senza ottenere il numero legale ed è stato bocciato. Per questo noi parliamo di una città paralizzata».

Tutti, a turno, hanno puntato i riflettori sulle criticità presenti nella Reale ed espresso le loro preoccupazioni «non c’è pianificazione e visione di città,  basta vedere le palestre delle scuole, i cantieri in ritardo tali da costringere gli studenti a saltare le ore di educazione fisica».

Nota dolente anche il taglio dell’erba che più volte ha fatto alzare la voce anche ai cittadini sui social. Ma ancora non basta, perchè secondo i gruppi di opposizione l'elenco delle inadempienze è lungo «i quattro centri di incontro sono chiusi per mancanza di manutenzione, il campo da calcio Don Mosso è in stato di abbandono, il bocciodromo è off limits da anni, così come il "rottelliere" e i ragazzi non hanno un luogo adeguato per fare sport».

E poi ancora c'è la questione dell’hub della cultura «non sappiamo che futuro avrà e quale sarà il suo utilizzo, per non parlare dei costi che le Amministrazioni future dovranno sostenere per mantenerlo».

Tanti, troppi problemi irrisolti che fanno ripetere ai consiglieri di minoranza «un sindaco non può fare l'influencer sui social. Deve pensare ad amministrare la città, con una maggioranza solida».

A meno di 24 ore dalla conferenza stampa dei gruppi di opposizione è arrivata la risposta delle segreterie di partito cittadine di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Venaria Riparte, Udc per buttare acqua sul fuoco della polemica che si sta propagando «da quando si è insediata questa Amministrazione, per la seconda volta in 52 precedenti, il Consiglio comunale si è svolto in seconda convocazione. Un numero davvero esiguo, soprattutto se facciamo un raffronto con le precedenti consiliature, dove la “seconda convocazione” era una prassi abituale per molteplici contrasti tra sindaco, giunta e consiglio comunale. Situazione che hanno portato la città a subire diversi commissariamenti».

Poi senza se e senza ma rimandano le accuse delle opposizioni al mittente «questa Amministrazione si è distinta per una intensa mole di lavoro: 303 sedute di Giunta e 1434 delibere approvate sempre all’unanimità. Anche in tutte le sedute del Consiglio comunale, gli atti sono sempre stati approvati non “andando sotto", nemmeno in una sola votazione Tutte Giunte e Amministrazioni a trazione centrosinistra o grilline».

E le assenze dei consiglieri di maggioranza? «Bisogna fare delle precisazioni - rispondono dalle segreterie -  due consiglieri hanno avuto importanti e gravi problemi di salute e, in un caso, si è trattato di impedimenti di natura lavorativa. Chi ha approfittato di questi problemi accaduti a colleghi consiglieri per fare mancare il numero legale, e rinviando al prossimo Consiglio provvedimenti che potevano già essere approvati tra lunedì e martedì, dimostra come questa minoranza anteponga le piccole battaglie di partito rispetto ai grandi interessi della Città».

Poi la rivendicazione delle opere e dei lavori fin qui effettuati «con i fondi del PNRR, che abbiamo saputo intercettare, sono partiti progetti importanti. Abbiamo sbloccato grandi opere che da decenni attendevano di essere portate avanti e riqualificato impianti ed aree strappate al degrado e all’incuria. Stiamo risolvendo problemi ereditati dal passato che mai erano stati affrontati per mancanza di coraggio, di visione e di unanimità politica. In questo anno e mezzo che manca al termine della legislatura concluderemo molti di questi progetti oltre ad avere rispettato i punti del programma presentato agli elettori e puntualmente monitorato. Ci viene da sorridere che l’attuale minoranza consiliare, che si è puntualmente divisa su ogni provvedimento strategico, possa chiedere le dimissioni del Sindaco Giulivi e presentarsi come alternativa credibile per la Città. Ricordiamo che tra loro c’è chi protestava per i lavori della Torino-Ceres. Tra di loro si sono divisi sui lavori di abbattimento del Ponte Castellamonte. E in decine di votazioni in consiglio hanno dimostrato percorsi contraddittori e confusionari. Questa maggioranza continuerà nel lavoro di cambiamento e miglioramento di Venaria Reale».

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