Crisi di maggioranza? Consiglio comunale prossimo allo scioglimento anticipato?
Dopo due sedute andate a vuoto (il 22 luglio e il 30 settembre) e l'ultima riconvocata martedì 1 ottobre, che non è riuscita a votare il bilancio consolidato d'esercizio le opposizioni gridano a gran voce che il sindaco Fabio Giulivi la maggioranza per andare avanti non ce l'ha più e questo va solo a danneggiare la città.
Quindi? Staccare la spina è l'unico modo per ridare la parola ai cittadini, affinchè possano scegliere chi deve governarli e andare avanti, perchè una città come Venaria così non può proprio andare avanti.
Ma Giulivi, il diretto interessato cosa ne pensa?
«Da quando si è insediata questa Amministrazione comunale quattro anni fa, abbiamo svolto oltre 50 sedute di Consiglio comunale: solo due, e ripeto due occasioni, si è svolto in seconda convocazione per mancanza del numero legale - risponde -. Quindi è capitato due volte in 4 anni quando nelle Amministrazioni passate era quasi una costante».
Due sedute riconvocate per mancanza del numero legale bastano a decretare lo stato di crisi della maggioranza? No secondo Giulivi che spiega «lunedì mattina abbiamo ricevuto la richiesta di due consiglieri comunali di costituire un gruppo misto di maggioranza. In queste ore ci riuniremo con tutta la maggioranza per parlarne ma i numeri per continuare la legislatura ci sono sempre stati».
Non votare il bilancio consolidato entro i termini previsti dalla legge 2002, cosa che finora non è stata fatta, significa ricevere il sollecito a farlo in un termine perentorio di 20 giorni, pena l'arrivo di un commissario nominato dalla Prefettura e successivamente l'inizio della procedura di scioglimento anticipato del Consiglio comunale.
«Abbiamo solo preferito portare il Consolidato d'esercizio 2023 nella prossima seduta, quando la maggioranza tornerà ad avere i numeri classici, che in questi due giorni sono mancati per via di importanti problemi di salute e di lavoro di tre nostri consiglieri - chiarisce -. Non è che non abbiamo potuto approvarlo, abbbiamo solo fatto slittare l'approvazione al prossimo Consiglio. Da amministratore pubblico, e da persona che ha a cuore questa Città, trovo bizzarro come la minoranza abbia deciso di togliere la spina e far saltare il numero legale approfittando dei problemi di salute dei colleghi consiglieri per provare a metterci in difficoltà. Anche loro, seppur con ruoli diversi, stanno amministrando Venaria Reale e questo non è un modo propositivo di dimostrare di avere a cuore la Città».
