Le creme protettive possono causare un deficit di vitamina D
Chiacchierata in spiaggia tra marito medico di famiglia e moglie endocrinologa: ma le creme solari riducono l’assorbimento della vitamina D? Sono infatti proprio i raggi solari la prima fonte di vitamina D per il nostro corpo, molto più che la stessa alimentazione.
Eppure al contempo l’utilizzo di creme protettive che filtrano i raggi solari è importante per molti ed in particolar modo per i bambini ed i soggetti più chiari, quelli con fototipo 1 (capelli biondi o rossi, occhi chiari, carnagione molto chiara con efelidi, estremamente sensibile al sole, si scotta sempre e non si abbronza) e fototipo 2 (capelli biondi o castano chiaro, occhi chiari, carnagione chiara, spesso con efelidi, sensibile al sole, si scotta con facilità e si abbronza con difficoltà).
Quindi tra protezione solare e assorbimento di vitamina D cosa scegliere?
Entrambi! Difficilmente infatti le creme protettive possono causare un deficit di vitamina D, a meno che queste vengano spalmate in grosse quantità ((2mg/cm2 di pelle ad ogni applicazione) su tutta la superficie corporea e ogni 2 ore circa ogni volta che si ci espone al sole, cosa che non succede nemmeno al soggetto più scrupoloso.
Per assorbire la vitamina D è sufficiente esporsi al sole anche solo per pochi minuti al giorno. Pertanto l’utilizzo di creme solari non causa una carenza di vitamina D e, anche per questo motivo, il suo uso rimane fortemente consigliato per ridurre il rischio di eritemi, ustioni solari e tumori della pelle, melanoma compreso.
In conclusione, utilizzate le creme solari, soprattutto nei primi giorni di esposizione protratta al sole e nelle ore centrali della giornata, magari diminuendo il fattore di protezione quando aumenta l’abbronzatura. Per ogni dubbio è sempre bene seguire le indicazione del proprio medico di famiglia o del dermatologo per i soggetti più a rischio.
Buon ferragosto a tutti voi!