L’agricoltura torinese sta vivendo una vera e propria rivoluzione, trainata dall’impegno e dalla determinazione delle donne. Un tempo relegate a ruoli marginali nella gestione delle aziende agricole, oggi le imprenditrici del settore stanno trasformando il volto dell’agricoltura, rendendola sempre più multifunzionale e orientata all’innovazione.
«Le donne lavorano nei campi e con gli animali fin dalla notte dei tempi, ma difficilmente, fino a qualche anno fa, prendevano parte alle decisioni strategiche sul futuro dell’azienda - spiega Mirella Abbà, responsabile di Coldiretti Donne Torino - siamo di fronte a un cambio epocale. Oggi sono parte attiva nella conduzione dell’impresa agricola e, anzi, sono spesso il motore delle scelte di innovazione».
Crescita del numero di imprenditrici agricole
In provincia di Torino, il numero di imprenditrici agricole è in costante crescita. Attualmente, circa un terzo delle aziende agricole sono guidate da donne. Su 11.000 soci Coldiretti nel torinese, 4.300 sono donne e ben 1.600 di loro ricoprono il ruolo di titolari d’impresa. Uno degli aspetti chiave dell’innovazione portata avanti dalle donne è la trasformazione delle aziende agricole da semplici unità produttive a vere e proprie fornitrici di servizi connessi all’agricoltura.
Le imprenditrici agricole stanno ridisegnando il concetto stesso di azienda agricola, puntando sulla multifunzionalità. Molti dei progetti innovativi che stanno rivoluzionando il settore sono frutto di idee al femminile: agriturismi e ospitalità rurale; agrinidi e fattorie didattiche con un’attenzione all’educazione e alla socialità; agricoltura sociale aperta ad iniziative di inclusione sociale, con opportunità di lavoro e formazione a persone in situazioni di fragilità.
Il ruolo chiave della vendita diretta
Un altro ambito in cui la presenza femminile ha avuto un impatto significativo è quello della vendita diretta dei prodotti agricoli. Durante la pandemia da Covid-19, questa pratica ha avuto un forte impulso, e oggi molte imprenditrici gestiscono autonomamente i punti vendita aziendali, i siti web per gli ordini e le consegne a domicilio.
Tatiana Altavilla, responsabile di Campagna Amica Torino, sottolinea il ruolo cruciale delle donne nella vendita diretta: «Su 270 soci di Campagna Amica in provincia di Torino, un terzo sono donne. Molte di loro hanno iniziato la loro esperienza imprenditoriale proprio attraverso i mercati contadini, vendendo direttamente i prodotti della loro azienda e avviando attività di trasformazione alimentare».
Grazie a questa spinta innovativa, molte imprese agricole hanno diversificato la loro offerta: allevamenti di mucche da latte si sono evoluti in caseifici per la produzione di formaggi e gelati; coltivazioni di nocciole hanno portato alla nascita di laboratori per la creazione di dolci artigianali. Nei mercati di Campagna Amica, le consumatrici e i consumatori trovano direttamente le imprenditrici agricole dietro ai banchi di vendita, un segno tangibile del cambiamento in atto.
Un futuro sempre più rosa per l’agricoltura torinese
L’agricoltura torinese sta dunque cambiando volto grazie alle donne, che con passione e determinazione stanno rendendo il settore più innovativo, sostenibile e vicino alle esigenze dei consumatori. La multifunzionalità dell’azienda agricola non è solo una strategia economica, ma un modello che integra produzione, servizi e comunità, creando valore per tutto il territorio.