Possono arrivare anche da situazioni accidentali, ad esempio tra le mura domestiche: tutti i tipi di intossicazione
L'avvelenamento nella pratica clinica è un'evenienza frequente ed è molto importante intervenire con tempestività. Prima il paziente giunge dal veterinario, maggiori sono le possibilità di salvargli la vita. Per alcuni esistono degli antidoti, in grado di curare l’avvelenamento, per molti altri sfortunatamente no. Sta alla bravura del veterinario intuire il tipo di sostanza per poter agire di conseguenza. La diagnosi è quasi sempre sintomatica perchè difficilmente il proprietario è presente al momento dell' ingestione della sostanza. Vi è però da dire che la causa degli avvelenamenti, in moltissimi casi, sono proprio i proprietari, i quali lasciano incautamente alla portata dei loro animali le più svariate sostanze.
Vediamone alcune, con le possibili sintomatologie.
Organofosforici e Carbammati
Queste due classi di sostanze sono assimilabili per meccanismo d'azione e quindi per la sintomatologia che provocano. Rientrano nella composizione di alcuni prodotti antiparassitari e di molti insetticidi e defoglianti usati in agricoltura o nei giardini e per la loro diffusione e per la facile reperibilità sono quindi tra le principali cause di avvelenamento. L'intossicazione avviene di solito per via orale, ma anche per contatto o inalazione. Sintomi: eccitazione, ipersalivazione, incontinenza, vomito, restringimento della pupilla, difficoltà respiratoria, tremori e infine convulsioni e paralisi che possono portare alla morte dell'animale.
Idrocarburi Organoclorurati
Prodotti molto usati in passato come insetticidi, sia nelle case (DDT) che in agricoltura, oggi molti di essi sono vietati per l'elevata tossicità sugli esseri viventi e sull'ambiente. L'intossicazione avviene di solito per via orale, ma anche per contatto. Sintomi: sono simili ai precedenti, con alcune differenze che un bravo veterinario saprà certamente riconoscere. Possono essere letali.
Glicol Etilenico
E' il componente principale del liquido antigelo delle automobili e l'intossicazione avviene per ingestione della sostanza, dal sapore dolce. Sintomi: vomito, aumento dell'urinazione, tremori muscolari, depressione, paresi e coma. La sintomatologia è comunque varia ed è molto importante controllare attraverso gli esami del sangue e l'ecografia la funzionalità renale perchè è a questo livello che il tossico procura i danni maggiori, che possono comparire anche a distanza di tempo.
Rodenticidi Anticoagulanti (veleno per topi)
Sono la causa più comune di avvelenamento degli animali domestici e rientrano nella composizione delle esche per topi. Agiscono rendendo indisponibile la vit K, agente molto importante per l'attivazione di alcuni fattori della coagulazione, quindi a differenza degli altri veleni questi non danno una sintomatologia poco dopo l'assorbimento del tossico ma solo quando si esauriscono i fattori della coagulazione già presenti (possono passare anche dei giorni). Sintomi: abbattimento, pallore delle mucose, presenza di ematomi non spiegabili con dei traumi, emorragie (non sempre visibili). Sono veleni molto subdoli e senz’altro ben studiati ma per fortuna esistono efficaci antidoti.
Metaldeide
Utilizzata nelle esche per lumache e chiocciole o nel combustibile per i fornelli da campo. La sintomatologia compare dopo l'ingestione del prodotto, prevalentemente con manifestazioni neurologiche. Sintomi: febbre, ipersalivazione, vomito, aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, dilatazione pupillare, convulsioni che peggiorano con gli stimoli sonori. Spesso si ha una degenerazione del fegato che può insorgere giorni dopo l'avvelenamento, quindi anche in caso di remissione dei sintomi l'animale deve essere tenuto sotto osservazione e si consiglia un esame del sangue e un ecografia addominale di controllo.
Stricnina
E' un veleno divenuto col passare degli anni più raro, ma è utilizzato nelle esche contro ratti e talpe e una volta ingerito i sintomi compaiono velocemente (10-20 minuti). Sintomi: aumento della temperatura, violente convulsioni facilmente provocabili con stimoli sonori, rigidità muscolare, aumento della frequenza cardiaca.
Cioccolato
Avvelenamento acuto con segni gastroenterici, neurologici e cardiaci causati dall'eccessiva assunzione di alcaloidi metilxantinici contenuti nella cioccolata. Sembra incredibile, e molti proprietari stentano a credere di aver avvelenato il loro animale con i dolciumi. Sintomi: vomito, febbre, rigidità muscolare, aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, problemi cardiaci, debolezza e infine coma e morte che può sopraggiungere anche dopo 36 ore dall'ingestione.
Come dicevano gli antichi medici, “è la dose a fare il veleno”, per cui molto dipende dalle quantità ingerite, comunque è necessaria sempre la massima attenzione. Anche i farmaci più insospettabili, come il normale Paracetamolo (tachipirina) possono essere assai tossici per i nostri animali.
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