Conosciuta fin dall'antichità si sposa bene con carne, pesce, uova e formaggi
La scarola (Cichorium endivia) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Composite (o Asteraceae) e una verdura a foglia larga molto versatile in cucina e dalle numerose proprietà benefiche per l'organismo. Ricca di fibre, vitamine e minerali è consigliata nelle diete detox per il suo effetto drenante e depurativo. Ha un buon potere saziante e poche calorie.
Viene seminata generalmente a fine estate (luglio – agosto) per essere raccolta in autunno. Ha un sapore leggermente amaro, con foglie lineari e dalla forma un po’ più allungata. È spesso utilizzata nelle insalate, ma può anche essere protagonista di ottime zuppe o cotta stufata.
E’ un alimento molto interessante dal punto di vista nutrizionale. Pochissime calorie per fare il pieno di vitamine, sali minerali, antiossidanti naturali, ricca di acqua (oltre il 90 % del suo peso), calcio, fosforo, magnesio e potassio, utili per la salute delle ossa e la contrazione muscolare E, infine, non per importanza, la scarola è tra le verdure più ricche di fibre.
Le proprietà della scarola:
- diuretico
- light con appena 18 kcal per 100 grammi
- mantiene l'intestino regolare
- azione antiossidante
- effetto positivo sul metabolismo
- mantiene la salute per il sistema circolatorio
- riduce l’assorbimento intestinale di grassi
Come ridurre l'amaro della scarola?
Basta sbollentarla per 2 – 3 minuti prima e poi passarla in padella con un soffritto di aglio, olio e un pizzico di sale e a fine cottura, aggiungere olive taggiasche, uvetta sultanina, o cipolle di tropea.
Come cucinare la scarola
La scarola fresca è ottima cruda per preparare gustose insalate estive. Mentre con la scarola cotta la fantasia in cucina si sbizzarrisce: lessata è un ottimo contorno per carne, pesce, uova e formaggi. Molto leggero e saziante. Può anche essere utilizzata come ingrediente per arricchire di sapore il ripieno di torte salate, focacce, ravioli, polpette sfiziose, per farcire arrosti di maiale, o involtini, e con le uova, per preparare ottime omelette.
Curiosità
Le proprietà benefiche della scarola erano note anche in antichità: gli antichi la utilizzavano come farmaco per attenuare i dolori al fegato. I Greci e i Romani la identificavano con il nome “Intybus” senza fare differenze tra Indivie e Cicorie. Il termine venne poi ripreso da Carlo Linneo, noto medico e botanico svedese del 1700, per denominare solo le cicorie; lo scienziato classificò sistematicamente gran parte delle piante che conosciamo, secondo la nomenclatura ancora oggi usata.
La ricetta della settimana
Polpette di scarola
Ingredienti per 4 persone:
200 g di scarola riccia; 70 g di pancarré; 50 g di parmigiano; 30 g di pangrattato; 1 uovo; 1/4 spicchio d’aglio; sale q.b.; pepe q.b.
Preparazione
Lava i cespi di scarola ed eliminare il torso; mettere a bollire una pentola d’acqua e al bollore immergere la scarola per circa 5-6 minuti, scolarla accuratamente e strizzarla per eliminare residui di acqua, quindi va raffreddata. Una volta raffreddata va spezzettata con l’aiuto delle forbici da cucina e posta in una ciotola con il pancarrè sbriciolato, l’uovo, il parmigiano, l’aglio, il sale e il pepe. L'impasto va poi lavorato con le mani fino ad ottenere un composto uniforme. per formare delle polpette da passare nel pan grattato e da disporre su una teglia da porre in forno preriscaldato e ventilato a 200° per 15-20 minuti fino a completa doratura.
E buon appetito!