Mar, 2 Set, 2025

Sanità piemontese a rischio, l’opposizione incalza Riboldi: «Serve chiarezza sui conti delle ASL». Protesta in Consiglio regionale

Sanità piemontese a rischio, l’opposizione incalza Riboldi: «Serve chiarezza sui conti delle ASL». Protesta in Consiglio regionale

Si alza il livello dello scontro sulla sanità piemontese. Durante il Consiglio regionale di martedì 20 maggio, i gruppi di opposizione hanno inscenato una protesta con cartelli in Aula per richiamare l'attenzione sulla difficile situazione economica delle ASL e delle Aziende Ospedaliere regionali. Al centro della polemica, la mancata risposta dell’assessore Federico Riboldi su una questione sollevata due mesi fa dalla presidente del Partito Democratico, Gianna Pentenero.

«Ho presentato un’interrogazione urgente già due mesi fa – ha dichiarato Pentenero – per chiarire gli obiettivi di efficientamento imposti alle strutture sanitarie con la Delibera della Giunta Regionale del 17 febbraio. Ad oggi, nessuna risposta. E nel frattempo leggiamo ogni giorno di bilanci in perdita e di un disavanzo che supera i 450 milioni di euro. Non possiamo continuare a vivere di indiscrezioni stampa: vogliamo dati ufficiali e trasparenza».

La situazione finanziaria della sanità piemontese, secondo Pentenero, sarebbe «in spareggio», ovvero in equilibrio precario, con il rischio concreto di un commissariamento che metterebbe a rischio il diritto alla salute dei cittadini. La richiesta al centro del dibattito è chiara: l’opposizione pretende che l’assessore Riboldi riferisca in Aula sull’effettivo stato dei conti delle aziende sanitarie e sul ruolo del commissario regionale Angelo Schael, che secondo indiscrezioni si sarebbe rifiutato di firmare i bilanci preventivi.

Ma non è tutto. Sullo sfondo della crisi economico-finanziaria, si riaccende anche il dibattito sul referendum abrogativo della legge regionale 1/2012, che secondo i promotori avrebbe accelerato il processo di privatizzazione della sanità piemontese. Nonostante il presidente Alberto Cirio si fosse espresso pubblicamente a favore del referendum, la maggioranza dell’ufficio di presidenza del Consiglio ha rinviato il voto sull’ammissibilità del quesito, rallentando il processo di raccolta firme.

«Questo rinvio – denunciano Pentenero, Alice Ravinale (AVS), Sarah Disabato (M5S) e Vittoria Nallo (SUE) – è un atto grave. Il quesito ha già ottenuto un parere tecnico positivo e oltre 5.000 firme. Chiederemo che venga calendarizzato il prima possibile. È fondamentale restituire ai cittadini il diritto di esprimersi su una legge che ha contribuito a svuotare la sanità pubblica».

L’opposizione è compatta: servono chiarezza sui conti, trasparenza sulle scelte politiche e apertura alla partecipazione popolare. Il prossimo confronto in Aula si preannuncia cruciale per il futuro della sanità pubblica in Piemonte.

Image

Torino e area metropolitana

Non Solo Contro

Il giornale è a cura dell'Associazione Culturale onlus NonSoloContro.
Registrazione n. 2949 del 31/01/2019 rilasciata dal Tribunale di Torino
Direttore responsabile: Nadia Bergamini

Per la pubblicità

ABC Marketing e Comunicazione 
P.I. 124160015

abc.marketing.comunicazione@gmail.com

 Tel.: 3935542895 - 3667072703