In una bella cornice di pubblico, accorso presso la sala polivalente “Maria Foglia”, si è svolta venerdì 28 marzo, la presentazione del libro "Donne protagoniste per la Costituzione della Repubblica Italiana” della storica e scrittrice rivolese Bruna Bertolo.
Degno contorno della serata, una bella mostra organizzata dal Gruppo Donne Volpiano per illustrare tutti i profili delle protagoniste femminili all’alba della nascente Repubblica dopo la parentesi del “ventennio fascista”.
La serata è stata promossa dalla Biblioteca civica e dall’UNITRE come anticipazione della ricorrenza del 25 aprile festa della Liberazione, ed è stata presentata dall’assessora alla cultura Barbara Sapino accompagnata nei saluti di rito dal primo cittadino Giovanni Panichelli e dalle dirigenti dei sodalizi proponenti l’evento.
Ad introdurre l’autrice Pierangelo Calvo, appassionato e cultore di storia sabauda di area piemontese, che ha tracciato un profilo della stessa ricordando l’impegno profuso dalla Bertolo in tanti anni di studio e ricerche, avendo come scopo di riportare alla luce tratti di vite riguardanti proprio le donne nel panorama storico nazionale. Non poteva quindi mancare un testo per raccontare le vicissitudini di molte donne italiane protagoniste nella ricerca della libertà perduta e nello stesso tempo garanti di quei diritti fondamentali della persona vergati di conseguenza sulla Carta Costituzionale Italiana.
Bruna Bertolo ha ricordato l’emozione e l’orgoglio del popolo femminile che per la prima volta nella storia italiana aveva potuto esprimere, attraverso il voto, il proprio senso di appartenenza ad una comunità che fino ad allora negava la loro partecipazione alla vita politica del Paese, confinandole nel ruolo di madri e casalinghe, relegando milioni di donne in un ristretto alveo vitale ancora ostaggio di atavici retaggi di natura patriarcale ed illiberale.
L’autrice ha posto una attenzione particolare alle tre donne, tutte piemontesi ma elette al di fuori della Regione, che hanno lasciato un profondo segno nella vita democratica dell’Italia del tempo: Teresa Noce, Rita Montagnana ed Angiola Minella sono state tre torinesi che con il loro carattere e forte volontà di far valere a tutti i costi l’idea che anche le donne potevano e dovevano portare il loro contributo politico nel nuovo contesto democratico italiano, hanno
lasciato tracce indelebili nella memoria di tutte quelle persone che assaporavano per la prima volta, dopo i tanti anni bui del fascismo e della guerra, quel vento di rinnovato ottimismo in una Nazione devastata nell’animo come nell’economia, ma risoluta a rinascere sulle ceneri ancora ardenti di una drammatica guerra civile, ultimo disperato atto di chi ancora voleva negare la libertà agli italiani.
La serata si è conclusa con un sentito applauso alla scrittrice da parte di un pubblico attento e partecipe che ha potuto seguire tutte le fasi del racconto storico, attraverso la proiezione di immagini, musiche e commenti a supporto della presentazione del testo.
Presenti in sala il presidente ANPI provinciale Nino Boeti, l’ex sindaco volpianese Francesco Goia assieme a rappresentanti di alcune associazioni d’Arma che non hanno voluto mancare a questo appuntamento particolare e sentito.