Un pomeriggio intenso, commovente, vibrante di emozioni e speranza quello di sabato 29 marzo nella Chiesa della Confraternita dove sei donne – Antonella, Barbara, Daniela, Giulia, Paola e Stefania – si sono alternate per raccontare la propria storia, il proprio personale calvario, ma anche il coraggio: dalla diagnosi di cancro al seno alle terapie invasive, tra paure, timori e una profonda, ostinata voglia di vivere. Di farcela. Di sconfiggere, ad ogni costo, “il mostro”.
Coro Imago Vocis
L’evento, dal titolo "Ed io avrò cura di me - Canti e parole per proteggersi", è stato organizzato dall’Istituto Musicale “Lessona” e dalla LILT Volpiano, con il patrocinio del Comune. Un momento di grande valore umano e civile, dove la parola si è intrecciata alla musica, grazie all'alternanza delle testimonianze con le esibizioni del coro Imago Vocis di Volpiano, diretto da Marcella Tessarin, e del coro Alberani di Bologna, nato all’interno dell’associazione Il Seno di Poi, diretto da Gianmarco Grimandi. Quest’ultimo ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sui temi della prevenzione e cura del tumore al seno, offrendo una voce potente e corale alla solidarietà.
LILT Volpiano con Donatella Tubino
Ad aprire l’incontro, la professoressa Donatella Tubino, presidente della LILT Torino, che ha ribadito con forza la missione dell’associazione: promuovere la prevenzione come strumento fondamentale per combattere il cancro, grazie all’impegno capillare delle delegazioni sul territorio metropolitano. Presenti anche le assessore Irene Berardo e Barbara Sapino, insieme a un pubblico numeroso e partecipe.
Momento culminante e particolarmente emozionante della giornata, il finale: i due cori, uniti, hanno eseguito “Donne” di Zucchero, un omaggio corale alla forza, alla resilienza e al coraggio delle donne che affrontano questa difficile battaglia. Una chiusura che ha fatto brillare e bagnare gli occhi di molti, lasciando il segno nei cuori dei presenti.
Un messaggio forte e chiaro quello trasmesso dalla LILT sin dal 1927: “Prevenire è vivere”. E giornate come questa lo ricordano a tutti, con parole, canti e testimonianze che diventano cura, condivisione e speranza.