Sab, 26 Apr, 2025

«La libertà è una scelta quotidiana, la Resistenza è la nostra radice». A Caselle un intenso 25 aprile di memoria e futuro

Una cerimonia intensa ed emozionanteha segnato a Caselle l’80° anniversario della Liberazione. In tanti si sono ritrovati per rendere omaggio alla memoria dei caduti della Resistenza e riaffermare i valori di libertà, democrazia e pace.

A dare il via alla commemorazione è stata Giusy Chieregatti, presidente della sezione ANPI "Santina Gregoris", che ha ricordato con parole vive e appassionate le sofferenze e i sacrifici che portarono alla liberazione dal nazifascismo: «Venne la primavera, venne la libertà, ottant’anni fa. La libertà è nata sui monti e nelle città, tra la miseria, la fame, la violenza e il coraggio di partigiani e partigiane che, pur con pochissime risorse, seppero resistere e combattere». Chieregatti ha ripercorso le tappe fondamentali della Resistenza piemontese, ricordando l'ordine di insurrezione dato il 24 aprile 1945, l'impegno clandestino dei giornali antifascisti, le rappresaglie, i villaggi incendiati, e l'arrivo della libertà, conquistata senza condizioni dagli stessi italiani.

Particolare attenzione è stata dedicata ai giovani«Ai ragazzi abbiamo raccontato che chi è caduto per la libertà non è stato solo seppellito, ma è diventato seme di rinascita. Anche quest’anno nelle scuole casellesi abbiamo portato la memoria, con progetti, incontri e disegni dedicati all'80° della Liberazione». Accorato il suo invito finale a chi si riconosce nei valori della Costituzione«La memoria non è solo un rito, è coerenza, è scegliere ogni giorno da che parte stare. L'ANPI custodisce questo impegno: chi si riconosce in questi valori, ne faccia parte».

Dopo il minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco e di tutti i caduti per la libertà, il sindaco Giuseppe Marsaglia ha preso la parola per sottolineare l'importanza di mantenere viva la memoria collettiva«Ottant’anni di democrazia non sono bastati per costruire una memoria davvero condivisa. Ancora oggi il 25 aprile è vissuto da qualcuno con fastidio o revisionismo. Noi dobbiamo continuare a onorare chi ha lottato per restituirci la libertà» e poi ha ricordato le iniziative in programma oggi sabato 26 aprile una cerimonia al cippo  al confine tra Caselle e Leini, luogo di fucilazioni partigiane, e domani, domenica 27 aprile l’apertura straordinaria dei Comuni, con un momento dedicato agli amministratori del dopoguerra, «per dire grazie a chi ha contribuito alla crescita della nostra democrazia».

Molto sentito anche l’intervento di Andrea Musacchio, scrittore e giornalista, legato alla memoria della Resistenza attraverso il nonno, partigiano di Caselle, Giuseppe Grassi, detto “Caseli”«La libertà non è un fatto acquisito, ma una scelta quotidiana. Oggi celebriamo non solo una data, ma un atto di responsabilità verso il futuro. Essere antifascisti oggi significa scegliere ogni giorno i diritti, la pace, la solidarietà» esortando poi a non lasciare che il 25 aprile venga "annacquato" o trasformato in qualcosa di diverso: «La Resistenza è l'origine della nostra Costituzione. Non possiamo permettere che venga dimenticata o resa divisiva. È il nostro fondamento, la nostra radice comune».

La cerimonia si è conclusa con il suono di "Bella ciao", eseguito dalla Filarmonica La Novella, e con l'invito a partecipare nel pomeriggio alla visita alle ex prigioni dei partigiani a San Maurizio Canavese, per continuare a onorare chi ha pagato il prezzo più alto per garantire la nostra libertà.

 

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