Sab, 26 Lug, 2025

Viale Buridani, al via la seconda fase dei lavori. E scoppia la polemica su alberi, amianto e trasparenza

Viale Buridani, al via la seconda fase dei lavori. E scoppia la polemica su alberi, amianto e trasparenza

Sono comparse ieri  mattina, mercoledì 23 luglio, le transenne che delimitano l’area del nuovo cantiere in Viale Buridani. Dopo il primo tratto, ora si interviene sulla seconda parte dell’asse viario, all’altezza dell’angolo con via Scesa, via Nazario Sauro e davanti a piazza Pettiti. I lavori proseguono: nella prima sezione mancano solo la posa delle nuove lose e delle panchine.

Nel frattempo, sono stati abbattuti gli alberi esistenti, e ne verranno piantati 168 nuovi. Ma con una modifica sostanziale rispetto al progetto originario: non sarà realizzato il sistema di auto-irrigazione inizialmente previsto. Il motivo? La scoperta di amianto non volatile nel sottosuolo ha impedito scavi profondi, costringendo a cambiare i piani.

Il costo complessivo dell'intervento è confermato in 5 milioni di euro, finanziati dal PNRR. Tuttavia, restano molte incognite: chi si occuperà della manutenzione del verde e dell’irrigazione? La questione è stata sollevata dai consiglieri Andrea Dei e Andrea Accorsi, che hanno presentato un’interrogazione al sindaco e alla giunta chiedendo maggiore chiarezza, soprattutto sui motivi della sostituzione degli alberi.

A fornire spiegazioni è stato l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Di Bella«Gli alberi verranno sostituiti perché in cattivo stato di salute, come rilevato da IPLA Spa – l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente – incaricato dal Comune. Non ci saranno ricadute economiche sul progetto. Vista l’impossibilità di realizzare un impianto permanente di irrigazione e il divieto di utilizzo d’acqua imposto da Smat, ci si affiderà a una ditta specializzata che provvederà alla bagnatura delle piante per due anni, il tempo necessario all’attecchimento».

Ma i consiglieri Dei e Accorsi non si fermano qui. Sollevano dubbi su presunte irregolarità nella gestione del cantiere: «Il progetto è stato modificato rispetto alla versione originale senza trasparenza. I lavori sarebbero iniziati addirittura prima dell’autorizzazione formale al subappalto. E solo dopo nostra sollecitazione, è stato comunicato il ritrovamento di amianto. Una situazione preoccupante che solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla tutela della salute pubblica» denunciano.

Sull’argomento è intervenuto nuovamente Di Bella per rassicurare: «Il budget resta invariato: cinque milioni erano, cinque milioni rimangono. L’amianto rinvenuto è miscelato con cemento e non è volatile. È stato trovato nei primi 20 cm di scavo. È stata effettuata una scarifica di 2 cm, e il materiale è stato smaltito da un’azienda autorizzata, come da indicazioni dell’Asl. È l’impresa, non il Comune, a rispondere direttamente agli enti sanitari. Tutte le operazioni si sono svolte secondo le norme».

Il cantiere di Viale Buridani, insomma, procede, ma tra modifiche, scoperte inattese e accuse incrociate, resta al centro del dibattito politico cittadino.

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