Mer, 1 Ott, 2025

Tachipirina e autismo: le accuse di Trump, la risposta della scienza. Paracetamolo sotto accusa, ma niente allarmismi

Tachipirina e autismo: le accuse di Trump, la risposta della scienza. Paracetamolo sotto accusa, ma niente allarmismi

Negli ultimi giorni la Tachipirina, uno dei farmaci più diffusi in Italia per combattere febbre e dolore, è finita al centro delle cronache internazionali. Il presidente statunitense Donald Trump ha infatti dichiarato che l’uso di paracetamolo (principio attivo della Tachipirina e del Tylenol americano) sarebbe collegato all’aumento dei casi di autismo.

Parole che hanno subito fatto discutere, creando timori tra i pazienti e reazioni nel mondo scientifico. Ma cosa c’è di vero? La Tachipirina è il nome commerciale italiano del paracetamolo, un farmaco disponibile dagli anni ’50, utilizzato per abbassare la febbre e alleviare dolori di varia intensità. Viene consigliato dai pediatri nei bambini, dagli internisti negli adulti e persino dagli ostetrici in gravidanza, perché rispetto ai comuni antinfiammatori ha meno effetti collaterali su stomaco e reni. 

Negli ultimi anni alcune ricerche hanno segnalato una possibile associazione tra uso di paracetamolo in gravidanza e un rischio più alto di disturbi del neurosviluppo, come autismo o ADHD. Ma attenzione: si parla di associazione statistica, non di causa diretta. Molti studiosi sottolineano che potrebbe essere la febbre in gravidanza o altre condizioni a spiegare l’aumento del rischio, non il farmaco in sé. Studi più rigorosi, che hanno confrontato fratelli nati dalle stesse madri, non hanno trovato legami solidi con l’autismo. 

Le principali agenzie del farmaco (FDA negli USA, EMA in Europa e AIFA in Italia) sono chiare: il paracetamolo resta il farmaco di prima scelta contro febbre e dolore in gravidanza e nell’infanzia; va assunto sempre alla dose minima efficace e per il tempo necessario. Non ci sono prove per vietarne l’uso o sostituirlo con alternative meno sicure.

In altre parole, la Tachipirina, se usata correttamente, rimane un presidio sicuro e insostituibile.

Perché Trump attacca? Alla luce delle evidenze, l’ipotesi che la Tachipirina “causi l’autismo” non ha basi scientifiche solide. Le dichiarazioni di Trump appaiono quindi più come una semplificazione politica che come un reale allarme sanitario. Non è da escludere, però, che ci siano anche ragioni economiche. La Tachipirina è un marchio italiano. In un clima di tensioni commerciali e politiche, un attacco a un farmaco diffuso all’estero potrebbe servire anche a preparare il terreno a dazi o misure protezionistiche?

La Tachipirina è da decenni uno dei farmaci più sicuri ed efficaci a disposizione dei medici. Non ci sono prove che provochi autismo. Come sempre, la regola è semplice: usarla con buon senso, rispettando le dosi indicate e chiedendo consiglio al medico quando serve.

Le polemiche politiche passeranno. La scienza, invece, conferma: la Tachipirina resta un alleato importante per la salute di grandi e piccoli.

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