Continua il nostro viaggio tra le erbe aromatiche per scoprire non solo i loro usi in cucina, ma tutte le proprietà benefiche che possiedono.
Oggi parliamo del coriandolo, altrimenti detto prezzemolo cinese (ma con un sapore assai diverso dal nostro prezzemolo), pianta nota fin dall'antichità, originaria dell'area mediterranea. Una spezia conosciuta da millenni e apprezzata già da egizi, greci e romani per le sue incredibili proprietà antibatteriche che la rendono un rimedio efficace contro i batteri più resistenti e che, secondo le più recenti ricerche, può essere utilizzata (l'olio) per curare infezioni e tossinfezioni alimentari ed è anche efficace contro funghi e altri microrganismi ma anche per chelare i metalli pesanti nell'organismo.
Non solo: importante è anche la sua capacità antispasmodica e digestiva contro gonfiore addominale, aereofagia, difficoltà di stomaco, colon irritabile e diarrea.
Le proprietà benefiche:
- antispasmodico;
- Digestivo
- antibiotico naturale;
- riassorbe i gas intestinali;
- combatte l’inappetenza;
- stimola il sistema nervoso;
- è un tonico contro la stanchezza;
- è ricco di vitamine, sali minerali e fibre;
- chelante dei metalli pesanti.
Usi in cucina
Il coriandolo è una spezia che si presta a diversi utilizzi in cucina grazie al suo sapore delicato capace di esaltare quello dei cibi donando anche il gusto grado di piccantezza alle pietanze. Si può usare fresco o essiccato sia sotto forma di foglie che semi. I semi, invece, dal sapore deverso rispetto alle foglie (ricordano un po’ quello del limone) sono più utilizzati per preparare insaccati, sottaceti o come rimedi naturali.
Insieme ad altre spezie, poi, i semi vanno a formare il curry e il garam masala, le miscele di spezie utilizzate soprattutto in India.
Il coriandolo in cucina si può utilizzare su: zuppe, minestre, verdure, carne, pesce e all’interno di mix di spezie.
Curiosità
Il nome deriva da un antica tradizione che risale all'epoca rinascimentale quando, per festeggiare i lieti eventi, venivano lanciati in aria semi di coriandolo glassati di zucchero. Questa usanza nel tempo si è trasformata, sostituendo i semi di coriandolo con i pezzetti di carta colorati denominati appunto "coriandoli”.