A Torino e provincia raccolte oltre 40mila confezioni di medicinali nella settimana della GRF
Aiuteranno circa 43 mila persone in condizione di povertà sanitaria
Sono state quasi 600.000 le confezioni di medicinali, pari a un valore di oltre 5 milioni di euro, donate durante la 24ª Giornata di Raccolta del Farmaco di Banco Farmaceutico che si è svolta dal 6 al 12 febbraio. Farmaci che andranno ad aiutare e sostenere almeno 430.000 persone in condizione di povertà sanitaria di cui si prendono cura 2.012 realtà assistenziali convenzionate con la Fondazione Banco Farmaceutico.
All’iniziativa hanno aderito 5.689 farmacie in tutta Italia. Sono stati coinvolti più di 25.000 volontari e oltre 19.000 farmacisti che hanno donato a Banco Farmaceutico oltre 840.000 euro.
A Torino e provincia, hanno aderito 312 farmacie e sono state raccolte 41.874 confezioni (pari a un valore di 365.449 euro) che aiuteranno 42.855 assistiti delle 64 realtà assistenziali convenzionate mentre in tutta la regione le farmacie aderenti all'iniziativa solidale sono state 590 farmacie che hanno raccolto oltre 69.000 confezioni, (pari a un valore di oltre 597.750 euro) che contribuiranno a curare 87.826 persone aiutate da 161 realtà del territorio regionale.
Cresce la raccolta, sia in termini di confezioni di farmaci che di valore economico, ma diminuisce la percentuale di risposta rispetto alla richiesta degli enti, perché è aumentato il bisogno.
«Ogni farmaco raccolto è stato l’esito di un movimento di gratuità di cui hanno fatto parte tanti soggetti anche molto diversi tra loro: i volontari, i farmacisti, i donatori e le aziende sostenitrici - commenta Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Onlus -. Grazie di cuore a tutti coloro che si sono coinvolti nella GRF, perché ognuno di quei farmaci raccolti farà la differenza per la salute di almeno una persona bisognosa. E perché questo movimento ha testimoniato ancora una volta come la natura umana sia fatta per la bellezza e per il bene comune, rivelando la possibilità che anche questa nostra società possa cambiare, riqualificarsi, diventare più giusta».